Lamezia Terme - È stata dedicata a suor Marina Mandrino, (deceduta a Lamezia Terme Nicastro il 2 Marzo del 2008) una via della città. La strada - che porta ora il suo nome - è una traversa del viale Primo Maggio, proprio accanto alla scuola media Pitagora, in prossimità dell’Istituto Tommaso Maria Fusco fondato da suor Marina Mandrino. "Una storia segnata dall’offerta della propria vita in favore dei più fragili e dalla concretezza dell’agire”, così viene ricordata la suora. Dopo centootto anni dalla sua nascita grazie alla richiesta fatta nel 2023 da AIParC Lamezia Terme presieduta da Dora Anna Rocca docente e giornalista, la città ha così reso omaggio alla sua opera. “Suora figlia della carità del Beato Fusco” è la descrizione che da oggi compare sull’insegna della via Marina Mandrino.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco Paolo Mascaro, il consigliere comunale Pino Zaffina, la Presidente di AIParc Lamezia Rocca, la Superiora della congregazione religiosa Suor Valsa Varghese Kidengen e rappresentanti della congregazione. Dopo lo svelamento delle insegne da parte del Sindaco e la benedizione di don Antonio, si è svolta una Santa messa nella Chiesetta dell’istituto T. Maria Fusco e un buffet offerto dalle suore della carità del Preziosissimo Sangue.
I progetti realizzati da Suor Marina Mandrino in città
Suor Marina Mandrino - ricordano - giunse a Nicastro nel 1935 appena diciannovenne. Qui conseguì l’abilitazione magistrale per l’insegnamento, fu maestra delle orfanelle prima come semplice suora poi come superiora (dal 1983 al 1989). Nel Convento di via Garibaldi dove era attivo l’orfanotrofio che ospitava le orfanelle, anche le famiglie nicastresi, soprattutto operaie ed artigiane, mandavano le loro figlie. Tuttavia, i locali dell’orfanatrofio erano umidi e malsani, il piano di sopra specialmente aveva coperture inefficienti e d’inverno il freddo penetrava nelle ossa. La gestione della struttura dipendeva solo dalla generosità di privati, sollecitati costantemente da Madre Marina che aveva cieca fiducia nella Divina Provvidenza. Malgrado le condizioni disagiate l’Istituto ha preparato alla scuola ed alla vita centinaia di persone. Il desiderio di suor Marina era consentire alle sue orfanelle di poter alloggiare in ambienti più salubri e grazie all’aiuto di tanti benefattori, nel 1957 riuscì a realizzare il suo sogno: un Istituto scolastico in viale Primo Maggio a Nicastro, all’interno del quale fu istituito il primo asilo infantile della Provincia di Catanzaro “Don E. Colicchia”. Dal 1969 Suor Marina decideva di formare le future maestre di scuola materna e aprì a tal proposito una scuola magistrale. Tante le ragazze che si diplomarono in tale scuola e che divennero brave professioniste. Nel 1978 all’interno della struttura suor Marina fondò l’asilo nido a beneficio delle mamme lavoratrici e nel 1984 sarà artefice di un altro grande progetto: quello di realizzare una struttura per il raccoglimento spirituale delle anime in località Acquavona (frazione di Platania) a 1050 metri dal livello del mare, oggi detta Casa Nazareth di Villa Rosa e così chiamata in onore della moglie del donatore del terreno. Attualmente la casa di esercizi spirituali è utilizzata come casa di preghiera da gruppi ed associazioni. Suor Marina, amabile e tenace, attenta ai bisogni degli altri, è stata una benefattrice della Diocesi di Lamezia Terme ed è stata artefice con S.E. Monsignor Rimedio della realizzazione della casa del sacerdote.
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