
Lamezia Terme – “Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi. Episodi recenti, tra cui l’ultimo e gravissimo caso legato all’assenza di personale medico a bordo di un’ambulanza, hanno reso evidente quanto la situazione richieda interventi urgenti, trasparenti e strutturati”. Per queste ragioni, un gruppo di cittadini, associazioni e professionisti ha dato vita al Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina, un organismo autonomo e apartitico nato con l’obiettivo di promuovere una mobilitazione ampia, partecipata e continua, capace di incidere realmente sul miglioramento del sistema sanitario locale e regionale.
I due fronti dell'azione del Presidio:
1. Il fronte sociale e di mobilitazione pubblica
"Il Comitato organizzerà una serie di iniziative e manifestazioni aperte a tutta la cittadinanza. La sanità riguarda ogni famiglia, ogni lavoratore, ogni giovane e ogni anziano: chiediamo quindi una partecipazione corale, perché solo con il peso della comunità unita è possibile ottenere ascolto e cambiamenti concreti.
Le piazze saranno il luogo in cui porteremo le nostre istanze, la nostra preoccupazione, ma anche la nostra determinazione a difendere un diritto essenziale: quello alla salute".
2. Il fronte tecnico e istituzionale
"Parallelamente, intendiamo avviare un confronto diretto e formale con le istituzioni competenti su più livelli".
“A livello locale - precisano i promotori del presidio - il primo interlocutore naturale è il Sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone, che in quanto massima autorità sanitaria cittadina rappresenta la comunità e ha il dovere istituzionale di tutelare il diritto alla salute dei lametini. A lui chiederemo: di attivarsi con forza presso gli organi regionali e ministeriali; di rendere pubblici i tavoli tecnici già avviati o da avviare; di farsi promotore di una maggiore trasparenza sui progetti e le risorse destinate alla sanità territoriale; e soprattutto di convocare un Consiglio Comunale aperto, uno spazio pubblico di confronto al quale possano partecipare cittadini, associazioni, operatori sanitari e rappresentanti istituzionali, affinché la comunità possa essere informata e coinvolta nelle scelte che riguardano il proprio ospedale e il proprio territorio”.
Dal gruppo ritengono che “il Comune, attraverso il Sindaco e l’intero Consiglio, debba essere parte attiva nel processo di tutela e rilancio della sanità locale e non semplice osservatore di decisioni prese altrove”.
A livello regionale, il Comitato intende aprire “un confronto diretto con il Presidente della Regione e Commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto. A lui chiederemo con chiarezza: quali fondi siano realmente disponibili per il territorio lametino e come siano allocati; quale sia il piano operativo di intervento sulle strutture ospedaliere e sui servizi territoriali; una calendarizzazione pubblica degli interventi previsti; la definizione e pubblicazione di una lista di priorità; un monitoraggio costante, trasparente e verificabile degli impegni assunti”.
Il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina (in fase di costituzione) infine, dichiara: “la nostra non è una voce di protesta sterile: è una richiesta concreta di informazioni, programmazione e responsabilità. La sanità deve tornare ad essere un servizio funzionante, efficiente e rispettoso della vita delle persone”.
Un appello alla comunità
“Invitiamo cittadini, associazioni, professionisti sanitari, realtà del terzo settore e tutte le forze sociali del territorio a unirsi a noi. Solo insieme possiamo costruire una pressione civica forte e costruttiva, capace di ottenere risposte e cambiamenti reali. Nei prossimi giorni saranno comunicate le prime date delle iniziative in programma”.
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