Roma – È ancora una volta un quadro difficile quello che emerge per la Calabria nel nuovo rapporto “Ecosistema Urbano 2024” di Legambiente, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Tra i capoluoghi calabresi solo Cosenza riesce a collocarsi nella prima parte della classifica, al 16° posto, pur perdendo tre posizioni rispetto all’anno scorso. Tutte le altre città della regione si trovano invece nelle ultime posizioni: Catanzaro (102ª), Crotone (104ª), Vibo Valentia (105ª) e Reggio Calabria, che chiude la classifica al 106° posto.
In molti centri calabresi il punteggio non raggiunge neppure i 35 punti su 100, e in alcuni casi – come Crotone, Vibo e Reggio – si scende sotto la soglia dei 25 punti, evidenziando gravi ritardi in materia di mobilità sostenibile, raccolta differenziata, gestione del verde urbano e consumo di suolo.
A livello nazionale, il rapporto segnala un arretramento complessivo della sostenibilità urbana, con una media dei capoluoghi che scende al 54,24%, in calo del 3,8% rispetto a due anni fa.
In testa alla classifica restano Trento (79,78%) e Mantova (78,74%), seguite da Bergamo, che risale fino al terzo posto grazie ai progressi nella ciclabilità e nella gestione dei rifiuti.
Il divario Nord-Sud, sottolinea Legambiente, continua ad ampliarsi: mentre le città del Centro-Nord consolidano le proprie politiche ambientali, il Mezzogiorno fatica a colmare il ritardo strutturale su trasporti, qualità dell’aria, spazi verdi e pianificazione urbana.
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