Lamezia Terme - Il Centro di salute mentale (Csm) di Lamezia Terme ha dato avvio da marzo 2019 al progetto riabilitativo “Dagli scarti alla creatività”, collaborando al progetto “RipArte con Arte” del Lions Clubs International Distretto 108YA di Lamezia Terme. Alle 4 R, Recupero, Riciclo, Riduzione, Riutilizzo” il Csm ha aggiunto altre due R di Riabilitazione e di Recovery (percorso di guarigione). “Intraprendere un percorso riabilitativo – scrivono in una nota - è utile per riacquistare le abilità perse, l’autostima e per uscire dal guscio dell’isolamento e dal ritiro sociale che la malattia spesso comporta”. Il progetto ha coinvolto circa 15 utenti, alcuni familiari e volontari ed è stato realizzato grazie all’impegno degli utenti e degli operatori della Salute mentale, i dirigenti medici Sonia Graziano e Pietro Scardamaglia, i tecnici della Riabilitazione psichiatrica Daniela De Leo e Aurelio D’Ippolito, l’assistente sociale Vincenzo Vavalà e il volontario Marco Casciello, maestro d’arte. “Il progetto – si legge ancora nella nota - vuole dimostrare come l’attività riabilitativa possa anche aiutare a superare il pregiudizio e lo stigma sul disagio mentale nelle persone che ne sono affette ed anche nella società che con i suoi atteggiamenti pregiudizievoli, spesso spinge alla cronicità e alla esclusione. Una idea di riciclo è stata proprio la realizzazione di “manichini di plastica”, creati con bottiglie per dimostrare come gli scarti possano riacquistare significato artistico attraverso lo sviluppo della creatività e delle abilità manuali. Persone di “plastica” nelle quali corriamo il rischio di trasformarci se non arrestiamo l’invasione della plastica che sta inquinando in ogni suo formato i nostri territori e i nostri mari”.
La dottoressa Rosina Manfredi, direttore del Csm, ribadisce come “attraverso la creazione dei manichini si è voluto fare emergere la creatività che il disagio mentale spesso nasconde e nello stesso tempo per non essere visti e considerati come bottiglie vuote presentiamo il nostro lavoro sul territorio collocando i modelli realizzati nelle vetrine dei principali negozi della città, esponendoli alla vista dei cittadini grazie alla collaborazione degli esercenti”. “Ci auguriamo che il messaggio che questo nostro lavoro vuole trasmettere - sottolinea la dottoressa Sonia Graziano, responsabile del progetto - che è quello duplice di sensibilizzare al rispetto e alla tutela dell’ambiente, e nello stesso tempo integrazione e lotta allo stigma, possa diffondersi, anche grazie al nostro impegno”.
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