Lamezia, comizio finale di Mario Murone: "Maldicenze contro di me hanno travalicato confini comunali"

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Lamezia Terme - “Penso che la politica sia un modo di rispettare gli altri, di essere onesti, di dire la verità, di essere affidabili in quello che si dice. Non vale solo il proprio background politico, ma soprattutto la propria onestà intellettuale: solo una persona intellettualmente onesta può governare una città. Ma una valutazione si fa anche sulla base delle parole”. Con questa frase il candidato a sindaco Mario Murone, nel suo ultimo comizio in piazza Fiorentino, introduce la lettura della trascrizione di un discorso di Doris Lo Moro – pur senza citarla – nel quale la candidata del centro sinistra avrebbe messo in dubbio la sua collaborazione accademica a Tor Vergata con il giurista Carlo Taormina.

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Subito a seguire la lettura da parte del suo addetto stampa di una lettera giunta ieri a firma dello stesso Carlo Taormina, in cui il docente si dice dispiaciuto dalle voci tese  smentire il loro sodalizio accademico e ne ripercorre il cursus, indicando Murone “fra i miei collaboratori per circa un ventennio” e ribadendo la sua “speciale competenza e capacità di analisi e l’impegno nella ricerca scientifica presso la Cattedra di Procedura Penale a Tor Vergata”, nonché ricordandolo come autore di una monografia “pregevole e antesignana” pubblicata nella Collana di Giovanni Conso. “Non ho cercato questa lettera, non l’ho richiesta” spiega Murone, “è stato un gesto di padre di Taormina, che indica come le invettive e le maldicenze a mio carico abbiano travalicato i confini comunali”.

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A seguire Murone smentisce anche di essere, come era stato scritto, un docente a contratto – essendo vincitore di Cattedra. Accanto a lui sul palco gli onorevoli Galati, Furgiuele, Cannizzaro, Montuoro, Wanda Ferro, e anche il viceministro degli esteri e della cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, che promette di coinvolgere la Calabria nei progetti di cooperazione internazionale. Svariati da parte dei sostenitori gli appelli agli elettori di Bevilacqua a non scegliere la sinistra e le invettive contro gli avversari, ma anche i discorsi su contenuti del programma quali l’implementazione dell’area industriale e dell’aeroporto, in un dibattito dai toni sempre accesi.

Giulia De Sensi

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