Lamezia Terme - “In una regione come la Calabria, dove la sanità ha vissuto anni di difficoltà e abbandono, il compito del Presidente Occhiuto appare particolarmente arduo. Con un impegno costante e una determinazione incrollabile, Occhiuto si è posto l'obiettivo di riequilibrare un sistema sanitario che per troppo tempo ha lasciato i cittadini calabresi senza risposte adeguate”. Così, in una nota, il coordinatore di F.I. Lamezia, Salvatore De Biase che, aggiunge: “dal 2007, ben quattordici anni di commissari straordinari si sono susseguiti in Calabria, ma la domanda rimane: la nostra sanità è migliorata? Nessuno può affermarlo con certezza. I commissari inviati dal governo centrale hanno lasciato una scia di servizi fragili, bilanci passivi e un aumento dei cosiddetti "viaggi della speranza". La sfida attuale è frenare la tendenza verso una sanità riservata ai soli ricchi e ridefinire il ruolo dell'Azienda Zero, che dovrebbe concentrarsi sull'amministrazione piuttosto che sulla gestione diretta delle strutture. Nell'ASP di Lamezia/Cz, è cruciale rafforzare il ruolo della conferenza dei sindaci e assicurare una presenza adeguata di medici nelle ambulanze del 118, sempre sotto la gestione di Azienda Zero. Le difficoltà sono tangibili: i cittadini spesso rinunciano a curarsi a causa di liste d'attesa infinite, emigrazioni sanitarie e costi proibitivi. Questo scenario impone un ripensamento delle strategie sanitarie per evitare che il più grande ospedale della Calabria continui a trovarsi fuori dai confini regionali, con un costo annuo di 300 milioni di euro. A Lamezia Terme, il Presidente Occhiuto ha promosso un progetto ambizioso per aumentare i posti letto a 286 (rispetto agli attuali 248) e creare un totale di 17 strutture complesse e 2 semplici, come delineato nei DCA 69 del 16 marzo 2024 e DCA 78 del 26 marzo 2024. Tuttavia, la responsabilità della stesura del nuovo atto aziendale e della sua attuazione è affidata al Generale Battistini, il quale deve rispettare i parametri normativi che per Lamezia significano 22 strutture semplici e 4-5 strutture dipartimentali”.
Un ulteriore passo avanti, secondo De Biase “è rappresentato dalla creazione di un Trauma Center, in collaborazione con l'INAIL, che fungerà da centro di riferimento per la riabilitazione, sperimentazione e applicazione di ausili e protesi. Questo sviluppo porterà a una maggiore sicurezza sanitaria per la popolazione calabrese. Confidando che le riforme previste possano finalmente garantire una sanità più equa ed efficiente per tutti i cittadini calabresi, è essenziale però, che la collaborazione tra le istituzioni e i professionisti della sanità continui a rafforzarsi, affinché la Calabria possa voltare pagina e assicurare a tutti i suoi abitanti un servizio sanitario degno di questo nome. Solo attraverso uno sforzo congiunto e una visione condivisa sarà possibile costruire un sistema sanitario resiliente, capace di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini e di offrire cure di qualità, accessibili e tempestive. Il futuro della sanità calabrese dipende dalla capacità di lavorare insieme, superando le difficoltà del passato e costruendo un presente e un futuro migliori per tutti”.
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