
Lamezia Terme - Torna la rassegna dedicata al cinema d’autore “Cinema e Cinema”, dopo la speciale edizione realizzata lo scorso anno presso il Parco Barisco all’interno dell’edizione 2024 di Lamezia Summertime – la manifestazione estiva storicizzata promossa dal Comune di Lamezia Terme in collaborazione con Arci Lamezia Terme Vibo Valentia APS, che da anni accoglie eventi e spettacoli culturali e artistici all’interno di un ricco cartellone articolato in più sezioni. Destagionalizzata, quest’anno la rassegna Cinema e Cinema - fanno sapere in una nota i promotori - evolve e si trasforma, trovando una nuova collocazione e una nuova identità con le “Proiezioni di Comunità” sotto la direzione artistica di Ivan Falvo D’Ursoe Domenico Isabella co-direttore artistico, autore e filmmaker. L’iniziativa porta il grande cinema d’autore e le migliori produzioni contemporanee in diversi luoghi nel cuore della città; dal 15 novembre al 21 dicembre 2025 il pubblico potrà assistere a una selezione di titoli di rilievo nazionale e internazionale, in un percorso che attraversa storie, linguaggi e sensibilità diverse con l’obiettivo di costruire, attraverso il cinema, una dimensione condivisa di comunità.
Il programma prenderà il via sabato 15 novembre alle ore 19 con un evento inaugurale presso il Centro Polivalente “Hub Casa della Cultura” in Via della Quercia Antica, alla presenza del Sindaco Mario Murone, dell’Assessora alla Cultura Annalisa Spinelli, dei rappresentanti della Calabria Film Commission e dei rappresentanti di ARCI Lamezia Terme – Vibo Valentia APS. Seguirà la proiezione gratuita del film “Familia” di Francesco Costabile, un viaggio intimo nei legami familiari e nella memoria personale, che apre simbolicamente il percorso della rassegna dedicato alle relazioni e alle identità che definiscono la nostra appartenenza. Il film è candidato all'Oscar 2026 per il miglior film internazionale.
“Con Proiezioni di Comunità vogliamo restituire al cinema il suo valore più autentico: quello di incontro, di pensiero condiviso, di racconto collettivo e di costruzione di legami - ha dichiarato Antonio Scaramuzzino, Presidente ARCI Lamezia Terme Vibo Valentia APS - Ogni proiezione è un atto di fiducia nel potere delle storie, nella capacità delle persone di ritrovarsi e riconoscersi attraverso le immagini. In un tempo attraversato da conflitti, disuguaglianze e paure, crediamo nella forza gentile della cultura, che resiste senza perdere la tenerezza. Il cinema, come l’impegno sociale, può fiorire anche nei luoghi più difficili: è lì che nasce la possibilità di cambiamento, dal confronto, dalla cura reciproca, dall’amore per la comunità. Il cinema resta uno dei pochi linguaggi capaci di unire, di generare emozione e consapevolezza, di creare spazi di ascolto e di partecipazione. Questa rassegna è il frutto di un lavoro corale, che intreccia istituzioni, associazioni e cittadini, e che conferma Lamezia come città viva, curiosa e in dialogo con il mondo”.
Il programma
Venerdì 21 novembre sarà la volta di “FolleMente” di Paolo Genovese, un’opera che indaga il confine tra genialità e fragilità mentale, offrendo una riflessione delicata e profonda sul disagio psichico contemporaneo. La proiezione sarà anticipata dal talk “Disagio mentale e nuove fragilità sociali”, con la partecipazione della psicologa Serena Peronace, che affronterà il tema dal punto di vista delle nuove vulnerabilità individuali e collettive. Sabato 22 novembre il racconto del cinema si intreccerà con quello dello sport con “U.S. Palmese” dei Manetti Bros., un sorprendente viaggio nel calcio di provincia, tra identità, riscatto e appartenenza, accompagnato dal dibattito “Il valore educativo e comunitario dello sport”, che vedrà protagoniste le squadre lametine Vigor Lamezia, Sambiase e Promosport. Uno degli appuntamenti più significativi sarà sabato 29 novembre, con la proiezione de “Il Nibbio” di Alessandro Tonda. La serata, organizzata in collaborazione con Fondazione Trame ETS, ospiterà un dialogo sul rapporto tra cinema, giornalismo e memoria civile, con la partecipazione di Giuliana Sgrena e del presidente della Fondazione Trame Nuccio Iovene. La presenza della giornalista e scrittrice Sgrena, vent’anni dopo il suo sequestro a Baghdad e la tragica morte dell’agente Nicola Calipari, offrirà un momento di riflessione sulla memoria e sulla responsabilità civile dell’informazione, ponendo l’accento sul ruolo del cinema come strumento di testimonianza e di impegno.
Il 5 dicembre il testimone passerà a Paolo Sorrentino con “Parthenope”, il suo ultimo film presentato a Cannes, un omaggio alla bellezza e al mistero di Napoli, che diventa occasione per un incontro dedicato allo storytelling e alla costruzione della narrazione cinematografica. Ne discuterà Sergio Scarpino, CEO di Nexstory, in un talk che esplorerà le nuove forme del racconto audiovisivo e la loro forza espressiva.
Il 6 dicembre, al Chiostro San Domenico, la rassegna accoglierà un momento dedicato al cinema come linguaggio educativo e inclusivo, con un laboratorio a cura del regista calabrese Mario Vitale, autore di opere riconosciute per la loro profondità poetica e il forte legame con il territorio. L’esperienza, realizzata in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino, sarà seguita dalla proiezione del suo film “L’afide e la formica”, che nel 2021 ha raccontato con sensibilità il tema dell’integrazione e della crescita personale. Giovedì 11 dicembre all’Hub Casa della Cultura sarà proiettato “La Restanza – Storie di Montagna fra Toscana ed Emilia” di Francesco Tomè, un viaggio nelle aree interne italiane che riflette sul valore del restare e del costruire comunità nei luoghi marginali. Il film sarà accompagnato da un dialogo tra l’antropologo Vito Teti e il regista Tomè, in collaborazione con gli enti di terzo settore partecipanti al progetto “Hubs: Spazi di Innovazione Sociale” finanziato dalla Fondazione con Il Sud, per discutere di identità, radicamento e del futuro possibile delle aree interne calabresi.
Il 13 dicembre l’appuntamento si sposterà al Museo Archeologico di Lamezia Terme per una giornata interamente dedicata ai più giovani e al dialogo tra cultura digitale e patrimonio culturale. In programma un laboratorio creativo curato da ARCI Lamezia Terme – Vibo Valentia APS, con la partecipazione di Simona Bruni, Cristina Porcelli, Stefania Mancuso, Giuseppe Volpe e Antonio Scaramuzzino, che approfondirà il tema della gamification come strumento innovativo per l’apprendimento storico e archeologico. Seguirà la proiezione del film “Minecraft – The Movie” di Jared Hess, un’occasione per riflettere su come il linguaggio del gioco possa essere veicolo di cultura e creatività. Venerdì 19 dicembre sarà la volta di “Nata per te” di Fabio Mollo, film tratto dal libro di Luca Trapanese che affronta con grande sensibilità i temi della genitorialità, dell’accoglienza e dell’amore come scelta civile, riaffermando il valore dei diritti e delle nuove forme di famiglia. La rassegna si concluderà domenica 21 dicembre con “Anora” di Sean Baker, vincitore del Festival di Cannes 2024, un racconto intenso e provocatorio sulle relazioni, l’autonomia e il desiderio. L’evento si arricchirà con un talk con la psicologa Maria Elena Godino, per approfondire le dinamiche affettive e sociali che attraversano il cinema contemporaneo.
Progetto finanziato nell’ambito del Piano di Azione e Coesione 2014/2020, Avviso Pubblico per il sostegno alla realizzazione di Festival e Rassegne Cinematografiche e Audiovisive in Calabria - 2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
