Coldiretti Calabria, buona notizia per gli allevatori: risolto il nodo salva-pascoli via libera ai contributi UE

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Catanzaro - "Il nodo salva-pascoli è stato risolto e gli allevatori della Calabria potranno finalmente ottenere tutti gli aiuti previsti, per un valore complessivo di svariati milioni di euro, evitando così migliaia di contenziosi. Si tratta nella stragrande maggioranza – chiarisce Coldiretti - di superfici concesse agli allevatori dagli enti pubblici, tramite provvedimenti annuali o pluriennali a titolo oneroso. Il problema delle Pratiche Locali Tradizionali (PLT) dei pascoli è ormai in dirittura d’arrivo. Grazie al lavoro congiunto dell’Assessore regionale Gianluca Gallo, del Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Pino Iiritano, del Commissario Arcea Giacomo Giovinazzo con il Direttore Generale di Agea Coordinamento Salvatore Carfì e la sua squadra tecnica, è stato tracciato il percorso operativo per sbloccare gli aiuti comunitari destinati agli allevatori calabresi".

Dopo settimane di interlocuzioni, riunioni collegiali e bilaterali con AGEA, nell’incontro di ieri mattina - al quale ha partecipato il responsabile regionale di Coldiretti Calabria, Giovanni Cipolla - è stata definita "la procedura che consentirà il riconoscimento definitivo dei pascoli storici e tradizionali della regione".

Con Agea, Regione Calabria e Arcea, fanno sapere dalla Coldiretti "è stato concordato l’aggiornamento definitivo degli strati (layer) grafici di riferimento: un passaggio tecnico essenziale per rendere eleggibili, nel pieno rispetto della normativa europea, le superfici a pascolo permanente divenute bosco con l’introduzione della nuova carta dei suoli. Proprio tale mancato riconoscimento aveva bloccato migliaia di domande, pur in presenza di concessioni pubbliche finalizzate all’esercizio delle Pratiche locali tradizionali del pascolamento (PLT), con animali appartenenti al patrimonio autoctono della Calabria, per i quali le aziende avevano richiesto i contributi della PAC. A integrazione di questo percorso, sarà attivata un’ulteriore procedura per completare le domande 2025 e riclassificare correttamente le superfici oggi registrate come bosco, ma utilizzate come pascolo, in coerenza con le istruttorie grafiche consolidate nel 2025".

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