
Lamezia Terme - In attesa di conoscere i nuovi “Giganti dell’Allegria” che sfileranno per l’edizione 2026 del Carnevale di Lamezia, l’Associazione Culturale “Carnevale di Lamezia APS” ha aperto le porte del proprio magico laboratorio agli studenti lametini, trasformando il capannone dei carri in una vera e propria aula a cielo aperto della fantasia. Lo scorso 10 dicembre - fanno sapere in una nota - hanno preso il via le visite didattiche delle scuole, pensate non solo per far respirare ai più piccoli l’atmosfera spensierata del Carnevale, ma anche per offrire loro uno spazio educativo prezioso, in cui la goliardia si intreccia con l’arte, la manualità e la storia del territorio. Ad accogliere i bambini, il sorriso e l’entusiasmo dei componenti dell’Associazione, che con passione hanno iniziato a raccontare come nasce un carro allegorico.
Tutto parte da un’idea, da un tema, da un messaggio che si vuole lanciare. Da lì si passa al bozzetto, il primo disegno che dà forma alla fantasia, e poi ci si addentra nel cuore del laboratorio, tra ferro, saldature, carta, colla e colore. Tra domande curiose e spiegazioni semplici, i volontari hanno accompagnato i piccoli visitatori in un vero e proprio viaggio dentro l’arte della cartapesta: la modellazione delle strutture, i tempi di asciugatura del materiale, la stesura del colore, fino a dare voce e movimento a quelle grandi figure che, una volta in strada, diventano l’anima della sfilata.
È stato ricordato anche un punto fondamentale: ogni carro allegorico non è soltanto “grande e bello”, ma porta con sé un messaggio che fa riflettere, una piccola storia capace di parlare sia ai grandi sia ai bambini. Dopo la parte più tecnica è arrivato il momento che tutti aspettavano. I bambini si sono cimentati nella colorazione delle maschere. A ciascuno è stata consegnata una mascherina bianca, punto di partenza neutro che a fine mattinata si è trasformato in un’esplosione di colori, segni, linee e racconti personali. Ognuno ha portato a casa la propria maschera “nuova”, diversa e irripetibile, frutto della propria fantasia. Nel corso dell’incontro c’è stato anche un tuffo nella storia del Carnevale lametino. I bambini hanno ascoltato il racconto dei maestri cartapestai di Sambiase, che tanti anni fa hanno dato vita a questa tradizione, e di come oggi l’Associazione “Carnevale di Lamezia APS” ne abbia raccolto l’eredità, restituendo forza e continuità a una delle espressioni più significative dell’identità cittadina. Impossibile, poi, non presentare ai piccoli ospiti la maschera goliardica di casa: Capitan Latermino, figura simbolica e scanzonata del Carnevale lametino, che con la sua ironia è diventata ambasciatrice di allegria e leggerezza.

Una mattinata così - raccontano infine dall'associazione - non poteva che concludersi nel modo più gioioso. All’esterno del capannone, riscaldati da un sole calabrese più che generoso, bambini e volontari si sono lasciati andare a una piccola “guerra di colori e coriandoli”, l’unica davvero permessa e approvata da tutti, segno di una festa che unisce e non divide. L’Associazione “Carnevale di Lamezia APS” rivolge un sentito ringraziamento ai Dirigenti scolastici, ai docenti e agli insegnanti referenti che hanno accolto l’invito a partecipare a questo percorso, scegliendo di condividere con i propri alunni un’esperienza che è allo stesso tempo gioco, formazione e memoria collettiva. Il Laboratorio di Cartapesta del Carnevale di Lamezia Terme 2026, dedicato alle visite didattiche delle scuole, sarà operativo dal 1° dicembre 2025 al 31 gennaio 2026, con apertura dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12. Il laboratorio resterà chiuso nei giorni di sospensione delle attività per le festività natalizie, come da calendario scolastico vigente. Perché il Carnevale, a Lamezia, non è solo una sfilata. È una tradizione viva che parla ai bambini di oggi, perché possano essere loro, domani, a tenere accesa la storia, i colori e l’allegria della propria città.
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