Lamezia, la Fondazione Trame incontra turisti tedeschi del Taz: confronto su storia e cambiamenti del territorio

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Lamezia Terme - Questa domenica presso il Chiostro di San Domenico una delegazione della Fondazione Trame ETS ha accolto per la seconda volta (la prima a maggio di quest’anno) un gruppo di turisti tedeschi, lettori del quotidiano Die Tageszeitung (Taz) - quotidiano tedesco, fondato a Berlino nel 1978 e di proprietà della cooperativa dei suoi giornalisti e dipendenti - in viaggio attraverso la Calabria per conoscere la regione oltre i luoghi comuni e le narrazioni stereotipate che spesso circolano all’estero. A guidarli in questo percorso è la giornalista Marina Collaci, che da anni racconta l’Italia al pubblico tedesco con uno sguardo attento e critico.

I visitatori - raccontano in una nota - hanno manifestato grande interesse per la storia recente di Lamezia Terme e per il lavoro svolto dalla Fondazione. Ne è nato un dialogo intenso e partecipato, che ha ripercorso l’evoluzione del clima sociale della città negli ultimi trent’anni, gli anni difficili segnati da intimidazioni, paure e silenzi, e il graduale cambiamento che ha preso forma quando cittadini, imprenditori e associazioni hanno scelto di reagire.

Raccontare la nascita dell’Associazione Antiracket Lametina ha significato ripercorrere una stagione di coraggio civile, fatta di scelte collettive e di impegno quotidiano, che ha aperto la strada a nuove forme di partecipazione e consapevolezza. Da quel percorso, negli anni, è maturata anche l’idea della Fondazione Trame, che oggi porta avanti progetti culturali, educativi e sociali per rafforzare la comunità e promuovere una visione della Calabria fondata su diritti, cultura e responsabilità.

Dopo il confronto al Chiostro, l’incontro si è spostato sulle strade della città, per una passeggiata sul corso principale, occasione per continuare a dialogare in modo informale, osservare gli spazi quotidiani dei lametini e respirare l’atmosfera di una domenica assolata di novembre. L’incontro ha rappresentato un piccolo passo verso quella narrazione diversa, più giusta e più autentica, che la Calabria merita e che, chi osserva senza pregiudizi, sa apprezzare.

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