
Lamezia Terme - "La vertenza che coinvolge la Telecontact Center S.p.A. prosegue e alimenta forte preoccupazione su scala nazionale". Afferma la consigliera comunale del Pd Lidia Vescio che prosegue: "Il gruppo annuncia l’esternalizzazione di circa 1.600 lavoratrici e lavoratori tramite la cessione integrale del ramo d’azienda a una nuova società denominata DNA S.r.l., controllata dal Gruppo Distribuzione S.p.A. La sede di Catanzaro di Telecontact è la più grande d'Italia in termini di numero di dipendenti, sono 423 i lavoratori e le lavoratrici, tra cui numerosi lametini, che rischiano il proprio futuro professionale e familiare.
Le organizzazioni sindacali denunciano che si tratta di una scelta aziendale priva di una visione industriale chiara e finalizzata esclusivamente alla riduzione dei costi, con potenziali conseguenze sociali ed economiche drammatiche per le persone coinvolte. Quel che accade in Telecontact non è un episodio isolato: aggiunge un’ulteriore pagina al lungo percorso che vede la Calabria nonostante, tutte le potenzialità ,sempre nelle condizioni più difficili sul fronte occupazionale. In questa regione, il lavoro è non solo un reddito, ma un argine contro l’emigrazione e un fattore essenziale per evitare l’ulteriore impoverimento dei territori.
Ogni posto di lavoro perso in Calabria incide sulla qualità della vita delle comunità, sulla permanenza dei giovani, sulla speranza di un futuro migliore. La presenza di lavoratori lametini direttamente coinvolti nella vertenza rende oggi necessario che l’Amministrazione comunale intervenga con forza: solleciti il Governo regionale e la proprietà del gruppo affinché sia garantita la massima trasparenza sull’operazione societaria, e che vengano chiarite con precisione le reali intenzioni dell’azienda circa il futuro occupazionale. Tutte le istituzioni hanno il dovere di tutelare i lavoratori.
La vicenda di Telecontact è un tema che riguarda la tenuta sociale della Calabria e la dignità di chi da anni – con professionalità, impegno e continuità – sostiene servizi essenziali. Proteggere questi lavoratori significa proteggere la Calabria, salvaguardare il futuro delle famiglie e delle nuove generazioni. Per tutto questo, dichiaro il mio pieno sostegno allo sciopero proclamato per il 17 novembre, e rinnovo - conclude - la mia solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori".
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