
Lamezia Terme - "Leggo con divertita sorpresa le parole del consigliere Masi, che ancora una volta riesce a trasformare un normale confronto politico in un dramma istituzionale. Il mio intervento sulla stampa non era una “risposta ufficiale”, ma un atto di trasparenza verso i cittadini, che hanno il diritto di sapere cosa l’amministrazione sta facendo per migliorare la città. Masi continua a rifugiarsi nei formalismi per evitare di parlare del merito: la manutenzione, il verde pubblico, la programmazione degli interventi. Noi, invece, preferiamo lavorare, non fare lezioni di burocrazia" è quanto afferma il Consigliere Comunale della Lega Massimo Cristiano.
"Mi piacerebbe, piuttosto, comprendere cosa abbia prodotto il consigliere Masi per la collettività nei molteplici ruoli istituzionali che ha ricoperto. La verità è che ereditiamo una città disorganizzata, senza manutenzione, con servizi frammentati e strutture lasciate a sé stesse per anni. Stiamo lavorando per rimettere ordine, per programmare interventi seri e duraturi, e per restituire decoro e funzionalità ai quartieri. Almeno siamo contenti di aver tappato qualche buca — magari non tutte, ma più di quante ne abbiano "chiuse" in passato".
"Sappiamo - sottolinea - che il consigliere Masi è poco avvezzo al gioco di squadra. Anzi, noi vogliamo rimarcare con forza il gioco di squadra che esiste in questa amministrazione comunale, dove ognuno fa il proprio dovere all’interno dei settori assegnati. Rivendichiamo con orgoglio le decisioni e la programmazione avviata e in corso nei settori gestiti dalla Lega, e siamo altrettanto soddisfatti del lavoro che si sta portando avanti negli altri settori dell’amministrazione. Se a Masi tutto questo dà fastidio, e soprattutto gli dà fastidio che a programmare e pianificare sia una parte politica a lui avversa, non possiamo farci nulla. Anche nel suo ruolo di opposizione, lo invitiamo — con rispetto — a suggerire soluzioni concrete per il bene della città, invece di limitarsi a criticare chi lavora. E se il nostro attivismo gli dà così tanto fastidio, cercheremo di assecondarlo moltiplicando le nostre uscite pubbliche. Nel frattempo, farebbe bene a stare attento a non essere smentito dal suo stesso partito. La differenza resta la stessa: c’è chi lavora e chi commenta. Noi abbiamo scelto di lavorare per la collettività".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
