
Lamezia Terme - Nuova udienza relativa all’operazione “Artemis”, scattata nel novembre dello scorso anno, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e condotta dai Carabinieri. 59 persone coinvolte su un totale di 86 indagati. Nella seduta di oggi sono stati ammessi i riti abbreviati (con udienza fissata il 14 gennaio) e disposto il rinvio a giudizio, il processo per chi ha scelto il rito ordinario inizierà il 15 gennaio. In trentasei hanno scelto il rito alternativo e in cinque hanno optato per il patteggiamento. Non luogo a procedere, in particolare, per il 32enne lametino, Salvatore Mascaro. Nella scorsa udienza, invece, si è tenuta anche la costituzione delle parti civili, la Regione Calabria, il Comune di Lamezia Terme, il Ministero e l’associazione Vittime dei reati.
Le indagini
L’indagine era partita nel novembre 2021, dopo l’arresto in flagranza di un piccolo spacciatore a Lamezia, e si è poi ampliata fino a delineare un articolato sistema criminale sul territorio. Il pm Romano Gallo ha chiesto il rinvio a giudizio per 62 indagati, stralciando 19 nomi rispetto agli 81 destinatari dell’avviso di chiusura indagini. Le accuse vanno da associazione mafiosa, spaccio di droga, estorsione, corruzione, falsa testimonianza, incendio doloso e ricettazione. Le attività illecite si sarebbero sviluppate tra Lamezia Terme, Maida, Jacurso e Cortale, a cavallo fra le province di Catanzaro e Vibo Valentia. Nel collegio difensivo figurano, tra gli altri, gli avvocati Renzo Andricciola, Michele Cerminara, Giuseppe Spinelli, Antonio Larussa, Lucio Canzoniere, Francesco Gambardella, Salvatore Cerra, Gianluca Careri, Tiziana D’Agosto e Giuseppe Mazza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

