Le eccellenze calabresi nella seconda serata della XIII edizione del Premio Muricello a San Mango d'Aquino

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San Mango d’Aquino - Una carrellata di eccellenze calabresi nei mini-talk della seconda serata del Premio Muricello, che ha animato la piazza antistante la Biblioteca degli Scrittori di Calabria “Nuccio Ordine” a San Mango D’Acquino. “Il Premio, per la sua XIII edizione, sceglie il tema “Oltre il pregiudizio”, dichiara in introduzione il fondatore Antonio Chieffallo, “in un periodo storico molto difficile dal punto di vista del rispetto dei diritti civili e di alcune libertà fondamentali. Fra i temi della serata avremo quindi l’omofobia, il superamento della disabilità, la violenza sulle donne”. Ad affrontare in chiave teatrale quest’ultima tematica, l’attrice Annalisa Insardà, con il suo monologo “Ero mia”, tratto dallo spettacolo “Parole Femmine”, che ripercorre il tragico calvario di violenze subite da una donna vittima di femminicidio. L’animazione musicale della serata è stata invece affidata alla fisarmonica scoppiettante di Antonio Grosso, e la parte artistica al Maestro Fernando Cimorelli, curatore della mostra allestita all’interno della Biblioteca e presentata in fase introduttiva, che raccoglie alcune delle sue pitture e sculture interamente realizzate con materiale di recupero – legno, lamiera, arnesi da cucina – ciascuna con una propria storia da raccontare.

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Ad aprire la carrellata dei mini-talk presentati da Ugo Floro, il cantautore e polistrumentista Sasà Calabrese, che ha dialogato con Antonella Falco. Nato in una casa in cui si respirava musica, ma “con quattro figli e un solo stipendio”, Calabrese a dieci anni è già un virtuoso del pianoforte ma rinuncia a iscriversi al Dams di Bologna per fare Ingegneria a Cosenza, Facoltà dalla quale si ritira a un passo dalla laurea per dedicarsi completamente alla musica. Cominciano quindi le collaborazioni illustri – Mariella Nava, Rossana Casale, Enrico Ruggeri, Federico Zampaglione – e l’uscita del primo album “Conserve” nel 2018, premiato al Tenco come opera prima, un concentrato di ricordi, colori e sapori della sua terra, un omaggio alla nonna, un simbolo del suo non voler tagliare il cordone ombelicale con le sue radici. Il premio viene consegnato da Nico Morelli.

Ѐ invece Stefania Mancuso a condurre il dialogo con il dottor Domenico Piraina, nativo di Platania, direttore dal 1994 del Palazzo Reale di Milano, del Settore Promozione Culturale del Comune di Milano e dei musei scientifici milanesi. Laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore, specialista in Storia dell’Arte, Piraina ha organizzato nella sua carriera oltre duemila mostre, spaziando dall’antico al contemporaneo. Legatissimo alla sua terra, torna appena può a Platania, dove realizza ogni estate esposizioni prestigiose. “Essere calabrese mi ha sempre avvantaggiato”, spiega, “credo per la capacità di adattamento, determinata dalle stratificazioni storico-identitarie avvenute qui nel corso dei secoli, che è nel nostro DNA. Se vogliamo che la Calabria si trasformi dal punto di vista culturale, come è avvenuto a Milano negli ultimi decenni, dobbiamo cambiare la narrazione della nostra terra”. A consegnare il premio è il sindaco di Platania Davide Esposito.

A seguire Emanuela Stella dialoga con Eugenio Iannella, affermato imprenditore nel campo della ristorazione applicata all’inclusione. Ѐ infatti titolare in Emilia Romagna del locale “Civico 25”, interamente gestito da ragazzi con sindrome di Down, autismo, fragilità, e vittime di bullismo. Iannella perde il lavoro di responsabile amministrativo nel campo della ristorazione durante il Covid, ed è allora che decide di aprire il locale che dapprima si occupa di asporto. “Quando ero responsabile proponevo spesso ai gestori di assumere ragazzi con disabilità, ma tutti rifiutavano sempre adducendo le più svariate ragioni”, spiega, “Io ho un fratello con la sindrome di Down, e so quanto il lavoro possa aiutare questi ragazzi ad emergere dalla solitudine: è da quando avevo 25 anni che sogno di creare qualcosa per loro”. Il locale viene distrutto dall’alluvione del 2023, ma è oggi una delle più fulgide esperienze di imprenditoria sociale del settore, che Iannella sogna di importare anche in Calabria, creando un albergo interamente gestito da persone disabili. Il premio viene consegnato da Antonio Chieffallo direttamente a Vittorio, fratello di Eugenio Iannella.

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Purtroppo assente uno dei premiati, il reporter Daniele Piervincenzi, che avrebbe dovuto dialogare con la giornalista Tiziana Bagnato, ma che si trova attualmente in Ucraina a raccontare l’ultima tremenda offensiva. Salito all’onore delle cronache dopo l’aggressione durante la quale il boss della cosca degli Spada gli ruppe il naso con una testata, Pervincenzi, oltre a essere reporter di guerra in Ucraina e Cisgiordania, si è sempre occupato di criminalità organizzata. Viene premiato “per il suo impegno civile e per il coraggio di andare oltre la notizia”.

Ѐ a questo punto Maria Francesca Gentile a condurre il talk con Walter Brenner, titolare della casa editrice Brenner, fondata dopo la guerra dal padre Gustav, un ebreo austriaco fuggito dai campi di sterminio – è stato prigioniero a Dachau e Buchenwald. Rifugiatosi in Italia, riesce a vivere nascosto occupandosi di libri, la passione del padre, fino all’avvento delle leggi razziali, quando viene internato a Ferramonti di Tarsia. Dopo la liberazione Brunner resterà in Calabria, dove conosce la compagna di una vita Emilia Iaconianni, e apre a Cosenza negli anni ’40 la Casa del Libro e una Biblioteca Circolante. Negli anni ’50 nasce la Casa Editrice, ereditata negli anni ’70 dal figlio Walter. La Brunner è nota per le sue collane dedicate al folklore e alla cultura popolare, e per il recupero e la diffusione di testi antichi, come il “De rerum natura” di Bernardino Telesio, attraverso la tecnica innovativa della ristampa anastatica, che introduce per prima in Calabria grazie a un macchinario svedese. “I libri sono eterni” dichiara Brunner, “resistono alla tecnologia, alla robotizzazione, alla massificazione, non richiedono intermediazione, non sono controllabili e intercettabili”. Il premio viene consegnato dalla presidente del Consiglio Comunale di San Mango Olga Manfredi.

Si prosegue con il talk dell’avvocato Nicolino Panedigrano, presidente dell’Ambulatorio Solidale “Prima gli Ultimi ODV”, condotto dall’assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme Annalisa Spinelli. L’ambulatorio nasce a Lamezia, dove opera nei locali Caritas del Complesso Interparrocchiale di San Benedetto, per dare una risposta alla domanda di salute di chi non può o non riesce a curarsi per problematiche economiche, e per rispondere alle difficoltà di una sanità in affanno, senza sostituirsi ma accompagnando i più deboli, anche attraverso campagne di prevenzione, condotte in ambienti accoglienti e con strumentazioni adeguate. Ha curato gratuitamente in tre anni circa 7000 pazienti. Il premio viene consegnato ai volontari dall’assessore alla cultura di San Mango Savina Arcuri.

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L’ultimo talk, condotto da Silvia Camerino, è dedicato a Silvio Cilento, dirigente del Terzo Settore in Arci Cosenza, dove ha aperto quattro anni fa il primo CAD Lgbt in Calabria, e una serie di sportelli antiviolenza, dedicati alle donne, al superamento della disabilità, alle vittime di bullismo. “Ho portato sulle spalle in prima persona il peso dell’omofobia” racconta, “mi è stata negata la possibilità di frequentare le scuole pubbliche in nove diversi Istituti a causa di atti di bullismo omofobo, tanto che alla fine ho dovuto proseguire gli studi in forma privata con percorso paritario. Il nostro territorio è ancora molto omofobo, non ci sono medici che accompagnino i ragazzi nei percorsi di transizione, e le persone, spesso escluse da possibilità lavorative, devono andare fuori e appoggiarsi alla famiglia. Ma a volte l’omofobia alberga anche lì, e non è facile parlarne”. Il premio viene consegnato dalla consigliera comunale d San Mango Giusy Vescio.

Nel finale il monologo di Silvia Camerino del Movimento Agende Rosse dedicato a Paolo Borsellino, e un riferimento forte all’impegno del Premio contro la criminalità organizzata. Un ringraziamento particolare da parte di Antonio Chieffallo anche all’imprenditore del vino Michele Grutteria, presente alla serata, e “titolare di un’azienda di vini di successo a livello nazionale e internazionale”. Ancora l’annuncio di nuovi appuntamenti, e il discorso finale del sindaco di San Mango D’Aquino Gianmarco Cimino. “Il Premio Muricello è per noi un motivo per continuare a fare cultura”, conclude, “La nostra è una terra complessa e difficile che dobbiamo raccontare con un piglio diverso, e dare voce a chi voce non ne ha. Non è facile fare cultura in Calabria, ma per noi la cultura non è solo fatta di parole. Questo Premio porta in alto il nome della nostra piccola comunità, e dell’intero territorio”. Cimino ringrazia infine il fondatore, gli organizzatori, la sua amministrazione, il giovane Ludovico Chieffallo responsabile della logistica, e tutto lo staff.

Giulia De Sensi

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