Conflenti ricorda i suoi caduti: presentato l’Albo d’oro dei militari caduti in guerra

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Conflenti - Ieri, 20 settembre, una bella pagina di storia è stata scritta nella Sala Consiliare del Comune di Conflenti con la presentazione del volume Albo d’oro dei militari di Conflenti caduti in guerra, edito da Il Sileno Edizioni e curato dallo storico Nando Castagna. Un momento di intensa partecipazione civile e culturale, che ha visto la comunità riunita per onorare i propri caduti e riflettere sul valore della memoria. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Emilio Francesco D’Assisi, che ha voluto sottolineare come "la memoria dei nostri caduti non appartenga soltanto al passato, ma costituisca la radice più profonda della nostra comunità", la serata è entrata nel vivo con gli interventi dei relatori.

Il moderatore, prof. Federico Gallo, ha ricordato: "Non è un libro come gli altri. Sfogliandolo non troviamo solo dei nomi, ma i volti e i sacrifici di uomini che hanno dato la vita. La memoria ci aiuta a capire chi siamo e a trasmettere ai giovani il valore della pace. Perché la guerra, in qualunque forma, è sempre sbagliata". Il curatore Nando Castagna ha evidenziato il lungo lavoro di ricerca e di raccolta delle fonti: "Ogni nome che compare in queste pagine è stato ricostruito con cura, perché dietro a ciascuno c’è una vicenda umana e familiare che merita rispetto e riconoscimento". Lo studioso Mariano Mariotta ha approfondito la figura del nonno, prigioniero dei tedeschi durante il conflitto, offrendo una testimonianza che ha restituito tutta la drammaticità di quelle esperienze familiari.

Il prof. Francesco Mastroianni ha invece tracciato la vicenda dei due fratellini uccisi per mano degli alleati, ricordando come la guerra non risparmi mai gli innocenti. Il prof. Francesco De Pascale, direttore editoriale della casa editrice Il Sileno · Edizioni, ha proposto un’analisi storico-geografica: "Il sacrificio dei nostri caduti dimostra come anche i piccoli centri, come Conflenti, abbiano pagato un prezzo altissimo nelle grandi vicende nazionali. Geografia e storia sono inevitabilmente legate: il territorio custodisce le tracce del passato e ne restituisce continuamente il significato". A concludere i lavori, il Generale di Divisione Pasquale Martinello, che ha unito l’analisi storica a un messaggio di impegno civico: "Onorare i caduti non significa soltanto ricordare, ma anche vivere da cittadini consapevoli, pronti a difendere i valori di pace e di democrazia che essi ci hanno consegnato".

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Un ringraziamento particolare è stato rivolto allo storico Silvestro Bressi, che ha lavorato dietro le quinte per la buona riuscita dell’opera e della manifestazione. La presentazione è stata arricchita da interventi del pubblico, in particolare dei figli di superstiti, che hanno contribuito con ricordi e riflessioni personali, rendendo ancora più intensa e condivisa la memoria collettiva. L’incontro si è concluso in un clima di profonda partecipazione, confermando quanto la memoria sia fondamentale per leggere il presente e costruire un futuro di pace.

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