Lamezia, detenzione di arma clandestina, munizioni e ricettazione: assolto

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Lamezia Terme - Nel settembre del 2023 M.V. veniva arrestato per detenzione di arma clandestina e ricettazione, perché deteneva, all’interno della propria abitazione una pistola marca CZ mod. “85 Standard” cal. 9x21 prodotta in Cecoslovacchia, con caricatore inserito al cui interno erano riportate 15 munizioni, arma risultata pienamente efficiente e da considerarsi arma clandestina poiché recava i segni identificativi abrasi.

Allo stesso veniva, altresì, contestato il reato di ricettazione perché, senza concorrere nel reato presupposto, al fine di procurarsi un profitto, acquistava o comunque riceveva l’arma di cui al capo che precede di illecita provenienza poiché clandestina. Sottoposto a misura cautelare (tra cui l’obbligo di presentazione alla p.g.) per diversi mesi veniva rinviato a giudizio e processato dinnanzi al Tribunale Penale di Lamezia Terme in composizione Collegiale, al termine del processo il Pubblico Ministero di Lamezia Terme invocava la condanna di M.V. alla pena di anni 3 e mesi 6 di reclusione per il possesso dell’arma clandestina e per la ricettazione.

Sennonchè il Tribunale Penale di Lamezia Terme in totale accoglimento delle argomentazioni difensive dell’Avv. Antonio Larussa del Foro di Lamezia Terme e dell’Avv. Elisabetta Sacco del Foro di Catanzaro difensori del Ventura lo assolveva completamente con la formula ampia per non aver commesso il fatto. Ed invero la difesa, in sede di istruttoria, evidenziava la mancanza di certezza circa la riconducibilità soggettiva dell’arma a M.V. in considerazione della particolarità del luogo in cui la stessa veniva rinvenuta sia per l’assenza di impronte dattiloscopiche riconducibili a M.V. 

Pertanto a seguito della camera di consiglio di ierim il Tribunale Penale Collegiale di Lamezia Terme (Presidente Silvestri), nonostante la richiesta di condanna alla pena di anni 3 e mesi 6 di reclusione, assolveva M.V. ritenendo che non avesse commesso il fatto.

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