Lamezia Terme – “Fuggire, partire oppure restare in questa città?”, se lo chiede Cesare Perri, candidato al consiglio comunale nella lista Pd con Doris Lo Moro che, in una nota, riflette: “dopo mezzo secolo di dedizione alla cura dei cittadini più ‘fragili’ sarebbe legittimo il riposo. ‘Sei socialmente privilegiato, poi ti guardi intorno: i giovani in fuga, l’aumento degli abbandoni, l’incremento delle povertà, lo sfasciarsi del servizio sanitario e ti chiedi, pur allenato alle delusioni, se puoi mettere a disposizione della città le esperienze acquisite con la presunzione di possedere quel minimo di energie vitali necessarie per candidarsi alle prossime elezioni nel PD con Doris Lo Moro’”.
Sul suo passato, racconta: “Medico psichiatra e psicoterapeuta, già direttore di un Dipartimento di salute mentale, ho prestato servizio all’Assessorato regionale alla salute per il superamento dei manicomi e per la elaborazione di progetti per la salute mentale e per la neuropsichiatria infantile. Altri progetti hanno riguardato i disturbi del comportamento alimentare, un Centro a Lamezia per la Protonterapia dei tumori, un Centro Regionale Covid (proposta approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Lamezia) collegato a ‘Malattie infettive’. Sono stato prof. A.C. all’Uni-Messina, docente esterno all’Uni-Cal e in Istituti specialistici. Ho insegnato in scuole per assistenti sociali, infermieri, educatori. Sono autore di 50 articoli scientifici e di 18 libri tra cui alcuni saggi (uno tradotto a Kiev in cirillico). Sono formatore in corsi prematrimoniali diocesani. Opero solo nel volontariato. È dal 1968, nei gruppi extraparlamentari pisani, che mi aggrappo ai principi socialisti… fino alle battaglie in Calabria per l’applicazione della c.d legge Basaglia. Per certi versi sono rimasto un extraparlamentare inseguendo il sogno di una sanità pubblica efficiente. Per continuare umilmente questo sogno mi sono candidato, cercando soprattutto il voto di chi non intenderebbe votare per difendere insieme il principio costituzionale sulla salute…. nel globale rinnovamento della nostra città… con Doris Lo Moro che, per esperienza giuridica e politica, valori etici e sensibilità è in grado di poterlo realizzare”.
Il candidato conclude sostenendo che “ho l’onere di essere il più senescente di tutta la ‘ditta’ ma quando il reale i diviene oscuro, una parte celata dentro di me mi riporta a 14 anni... da scout m’inerpicavo attraverso i sentieri del Calvario fino al Passo d’Acquavona e alla Domus Bhetania. Si rimane ‘esploratori’ per sempre quando si è avuto un educatore che agli altri dedicò la propria vita. Quell’insegnamento, più di altri, è stata la mia stella polare... soccorrerli quei cittadini smarriti che perfino sulla carta d’identità definimmo ‘alienati’ e che, ancora oggi, sono gli ‘ultimi’ mentre dovrebbero essere i ‘primi’ come fruitori di cure, di accoglienza e di solidarietà sociale. I veri alieni sono quei draghi che si sono impossessati del nostro futuro, alitando rancore e fiamme su gran parte del pianeta!”.
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