Lamezia, lettera alle istituzioni: "Strada provinciale 73 troppo pericolosa"

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Lamezia Terme -  In una lettera risvolta al Sindaco di Lamezia e al Presidente della Provincia di Catanzaro, Fiore Isabella Ex Consigliere Comunale di Lamezia Terme pone l’attenzione sulla sicurezza della Strada provinciale 73.  “Mi rivolgo a voi quali responsabili della Sicurezza nei territori di Loro competenza, per conto di coloro che rischiano l'incolumità ogni volta che transitano sulla strada provinciale 73 Lamezia Terme (Sambiase), San Mazzeo, Martirano Lombardo". 

“Sulla suddetta strada di pertinenza provinciale in località Oppolese – sottolinea - nel raggio di 500 metri dal centro urbano,  campeggia, da più di tre anni, un segnale di pericolo con la scritta "Buche", ancorato ad un sostegno di robinia, non si sa se per apprezzabile scelta eco-sostenibile o per il calo vertiginoso della produzione di sostegni di metallo;

Salendo di una decina di metri, iniziano a campeggiare le buche a macchia di leopardo  fino alla prima curva a gomito, in prossimità dell'uscita  per la località Pernazzo, dove alle buche si aggiungono smottamenti del manto stradale con i pali dell'illuminazione pubblica, in capo al comune di Lamezia Terme, in graduale caduta libera”.

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“Scendendo verso il centro urbano, da più di un anno, in una semi curva a pochi metri da segnale di pericolo in versione bucolica, campeggia un avvallamento, determinato  dal parziale ripristino del manto stradale successivo ad un intervento di riparazione della rete idrica che ha trasformato quel tratto di carreggiata in un potenziale rischio di scontro tra mezzi in transito.Questa mia segnalazione – sottolinea - vuole essere anche un monito per chi, in questa campagna elettorale amministrativa, prospetta scenari da paese di Bengodi e non si accorge del degrado degli spazi di vita quotidiana dei loro concittadini: i sampietrini fuoriusciti dalla loro dimora nella piazza principale di Sambiase e non solo; i segnali stradali ancorati a sostegni di fortuna; le buche che imperano nelle strade urbane ed extraurbane con la chicca del percorso di accesso al pronto soccorso  del presidio ospedaliero, e di uscita dallo stesso,  che costringe le ambulanze con i malati dentro a tortuose gimkane; i torrenti, sfuggiti agli intombamenti, occupati da arbusti e canneti; pezzi di territorio trasformati in discariche abusive dall'inciviltà di alcuni idioti e dall'incapacità di chi amministra di esercitare un efficace controllo e di attivare iniziative di salutare repressione”. 

“Tutte cose ricadenti nell'ordinarietà dell'azione amministrativa e quindi nella normalità; e non certo nelle manifestazioni oniriche di una politica che vuole trasformare Lamezia Terme, come ci si dilettava a promettere mezzo secolo fa, in una nuova Brasilia. A tal proposito non ho sentito nessun candidato a sindaco della città promettere ai cittadini di questa nostra comunità una cittànormale. A Voi signor Sindaco e signor Presidente della Provincia chiedo soltanto un atto di umiltà verso la comunità che amministrate: dopo l'elenco dei progetti straordinari messi in cantiere  provate, ognuno per le responsabilità che Vi portate dietro, a chieder scusa per aver perso il contatto con la cosa più ambita dai cittadini con i piedi piantati per terra: la normalità”.

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