Lamezia Terme – Riflessioni, focus sulle problematiche e prospettive future del lavoro in Calabria. La Festa del Primo Maggio è occasione per riaccendere il dibattito sulle morti bianche, sulla mancanza e precarietà del lavoro. Diversi, infatti, gli interventi degli esponenti del mondo politico, istituzionale e sindacale tutti volti a valorizzare la sicurezza e il diritto al lavoro.
Occhiuto: "Regione in campo per difendere occupazione e per diffondere cultura prevenzione"
“Buon primo maggio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, a chi purtroppo un lavoro ancora non ce l’ha, a chi l’ha perso, e a chi lotta per difenderlo. Con energia il mio impegno è rivolto - lo dimostrano i risultati ottenuti in delicatissime vertenze - a garantire questo diritto fondamentale. Il governo regionale, attraverso il confronto con i sindacati e con le organizzazioni datoriali, è inoltre in campo per combattere la piaga delle morti bianche e diffondere sempre più una vera cultura della prevenzione e della legalità”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
Presidente Consiglio Regionale Mancuso: “Sviluppo e occupazione per le regioni del Sud"
“La Festa del 1° Maggio è il simbolo della conquista dei diritti per i lavoratori di ogni settore, ma anche una opportunità per riflettere su quanto sia fondamentale il lavoro per il benessere economico e la dignità e la realizzazione di ogni individuo. Ha grande rilevanza nel rimarcare l’urgenza di promuovere sviluppo e occupazione, soprattutto nelle regioni dell’Italia del Sud. Non solo per garantire il diritto al futuro dei nostri giovani, ma anche per irrobustire il contrasto alle mafie e all’illegalità. Se il diritto al lavoro è vanificato, è la qualità della democrazia che ne subisce i riflessi" è quanto afferma il Presidente Consiglio Regionale Mancuso.
"La Regione - precisa - sta facendo di tutto per valorizzare i punti di forza della Calabria e renderla attrattiva di nuovi investimenti, ma è necessario che tutti i soggetti che hanno ruolo nelle dinamiche dello sviluppo, intensifichino le azioni per tutelare i livelli occupazionali colpiti dai profondi cambiamenti tecnologici e ampliare la base occupazionale. All’Europa è richiesto l’impegno a incoraggiare gli investimenti nella formazione e nell'aggiornamento professionale, a garantire che le competenze dei cittadini corrispondano alle esigenze dei datori di lavoro e a far coincidere le aspirazioni e le competenze dei cittadini con le opportunità del mercato del lavoro”.
La riflessione del Comitato "Difendiamo la Costituzione" Lamezia
Il Comitato "Difendiamo la Costituzione" di Lamezia Terme ricorda e partecipa alla festa del 1 Maggio dei lavoratori. "L'Istat - precisano - ci presenta il conto del 2024: 1.090 lavoratori morti sul lavoro, 3.700.000 lavoratori precari, 156.000 giovani laureati che sono emigrati all'estero, Calo della produzione industriale del 3,5% sul raffronto con l'anno precedente, L'Italia è, tra i Pesi più industrializzati, quello con il salario più basso per i lavoratori dipendenti. Oggi 1 Maggio festeggiamo il lavoro e ricordiamo che "l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro". Ricordiamocelo sempre, soprattutto l'8 e il 9 giugno andando a votare SI sui 5 Referendum contro il lavoro precario, contro le morti bianche, per promuovere la cittadinanza per i tanti immigrati che lavorano e studiano in Italia.
Bruni (Pd): "Il Primo Maggio sia un impegno quotidiano per lavoro, diritti e dignità"
“Il Primo Maggio non è soltanto una data sul calendario. È un giorno che ci chiama alla memoria, alla responsabilità e all’impegno collettivo. È il simbolo di una battaglia che non si esaurisce nelle celebrazioni, ma che ogni giorno riguarda la vita reale di milioni di persone: quella per la dignità, la tutela dei diritti, la costruzione di un futuro migliore”. È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico, Amalia Bruni.
“In una terra come la Calabria, segnata da disoccupazione cronica, precariato diffuso, lavoro povero e insicuro, la Festa dei Lavoratori assume un significato ancora più profondo e, se vogliamo, anche più urgente – continua Bruni -. Come consigliera regionale vivo quotidianamente il contatto con le tante fragilità del nostro sistema socio-economico, ma al tempo stesso ne conosco le risorse straordinarie. Penso ai giovani che inseguono con ostinazione il sogno di rimanere, agli operatori della sanità pubblica che, tra mille difficoltà, garantiscono ogni giorno cure e assistenza. Penso agli artigiani, ai docenti, ai braccianti agricoli, ai lavoratori dei servizi. A tutti coloro che, spesso invisibili, continuano con serietà e determinazione a fare la loro parte per tenere in piedi le nostre comunità. Penso a chi ha perso la vita per svolgere il proprio lavoro, sostenere la propria famiglia, uscendo di casa la mattina senza più farvi ritorno: la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro continua a mietere vittime innocenti”,
“In questa giornata così simbolica, sento il dovere di ribadire che il lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica, e non solo a parole. Servono scelte concrete, investimenti nella formazione tecnica e professionale, politiche attive per l’occupazione, sicurezza nei luoghi di lavoro, stabilità contrattuale, parità di genere e inclusione sociale. E serve, soprattutto, una visione di sviluppo equo e sostenibile che permetta al Sud e alla Calabria di non restare sempre un passo indietro”, sottolinea ancora la consigliera regionale. “In questo Primo Maggio, un pensiero particolare va a chi ha perso il lavoro, a chi lo cerca ogni giorno senza successo, a chi è scoraggiato e ha smesso di lottare. A loro dobbiamo vicinanza concreta e strumenti per ripartire – conclude Bruni -. Il Primo Maggio non può essere ridotto a una ricorrenza. È e deve essere, oggi più che mai, un impegno quotidiano. Un impegno che riguarda tutte e tutti noi, e che non deve mai smettere di tradursi in rispetto, diritti, tutele e opportunità”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA