Siderno (Reggio Calabria) - Le auto di un neo-consigliere comunale di Siderno - ente che ha rinnovato il mese scorso gli organismi dopo 3 anni di commissariamento per lo scioglimento per infiltrazioni mafiose - e del figlio sono state incendiate ieri pomeriggio. Le vetture sono di proprietà di Domenico Catalano, eletto nella lista civica "La nostra missione", che sosteneva il candidato a sindaco Domenico Barranca, e del figlio. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri. Sulla vicenda è intervenuto il deputato Antonio Viscomi, capogruppo del Pd in Commissione Lavoro. "Lo diciamo in modo chiaro e netto: potete anche bruciare le auto - afferma - ma non sarete mai in grado di spegnere la volontà democratica di riscatto e di rinascita della comunità di Siderno. Al consigliere Domenico Catalano e alla sindaca Maria Teresa Fragomeni massima solidarietà e l'invito ad andare avanti nella ricostruzione di un percorso democratico interrotto tre anni fa e che oggi riprende con la convocazione del primo consiglio comunale dopo le elezioni del mese scorso. A chi pensa di condizionare con la violenza e nell'ombra la vita democratica di Siderno il massimo disprezzo e una certezza: non riuscirete nel vostro intento".
"Siderno non tornerà indietro e, dopo avere riconquistato la democrazia alla fine di un lungo commissariamento, non si farà di certo intimorire da qualcuno che pensa ancora di poter influenzare le Istituzioni con vili gesti intimidatori". Lo sostiene il consigliere regionale del Pd Nicola Irto dopo l'intimidazione subita da un consigliere comunale di minoranza. "E' davvero singolare, così come ha rilevato anche il sindaco Mariateresa Fragomeni - prosegue Irto - che l'atto intimidatorio sia avvenuto praticamente in concomitanza alla prima seduta del Consiglio comunale dopo le elezioni. La nuova Amministrazione comunale, tuttavia, saprà tenere la barra dritta anche in questo momento e la democrazia a Siderno, appena ritornata alla normalità, sarà difesa ad ogni costo".
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