Città del Vaticano - Papa Francesco ha accolto la rinunzia, presentata per raggiunti limiti di età dal card. Domenico Calcagno, all'incarico di presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa) e ha chiamato a succedergli nel medesimo incarico mons. Nunzio Galantino, Vescovo emerito di Cassano all'Jonio, finora Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Bruno Bossio: orgoglio per nomina
"È con orgoglio che apprendiamo della nomina, da parte di papa Francesco, di mons. Nunzio Galantino, vescovo emerito di Cassano Ionio, a presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa)". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "Nunzio Galantino - aggiunge - è una personalità assai significativa della nuova Chiesa di papa Francesco, il quale gli ha conferito nel corso di questi anni importanti incarichi come quello di Segretario Generale della Cei. É ancora vivo il ricordo della visita pastorale a Cassano Ionio di papa Francesco nel 2014, fortemente voluta proprio da mons. Galantino. In quella storica giornata, seguita al barbaro omicidio del piccolo Cocò, ucciso e bruciato dalle cosche, il papa pronunciò parole inequivocabili contro la 'ndrangheta: 'I mafiosi sono scomunicati'. Ma mons. Galantino in questi anni si è distinto anche per il suo impegno a favore dei migranti, per i quali ha anche organizzato corridoi umanitari per sottrarli a guerre e persecuzioni". "Come deputata calabrese - conclude Enza Bruno Bossio - gli rivolgo auguri di buon lavoro nel nuovo incarico, nella certezza che continuerà a non far mancare la sua parola e la sua azione a favore della nostra terra di Calabria".
© RIPRODUZIONE RISERVATA