Camera: Parlamentari D'Ippolito, Lo Moro e Tassone ricordano in aula Grazia Riga

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Lamezia Terme, 17 maggio - Anche alla Camera dei Deputati, durante la seduta 632 dello scorso 15 maggio, è stata ricordata l'ex parlamentare lametina Grazia Riga, deceduta qualche giorno fa. Già il giorno precedente, il Presidente della Camera, durante la seduta, ne aveva comunicato il decesso in aula esprimendo le più sentite condoglianze ai familiari. Il giorno successivo, invece, hanno chiesto la parola tre parlamentari calabresi per tracciarne un breve ricordo in un'aula, quella parlamentare, che l'aveva vista diversi anni fa protagonista della politica italiana e del Mezzogiorno.

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IDA D'IPPOLITO VITALE (Udc)

"Signor Presidente, intervengo per ricordare, nella solennità di questa Assemblea, l'onorevole Grazia Riga, deceduta ieri nella sua dimora a Lamezia, come ha riferito la Presidenza della Camera, che già ieri, nel darne comunicazione all'Aula, ribadiva la commossa partecipazione al dolore dei familiari. Non voglio mancare oggi di affidare ai verbali della seduta, insieme al mio sincero rammarico per questa scomparsa, un breve, forse inadeguato, ricordo. Fu, giovanissima, nella VI e VII legislatura, deputato, tra le prime donne calabresi, probabilmente la prima della sua, della nostra, città, Lamezia Terme, ad entrare in Parlamento. Donna di sinistra, per convinzione e tradizione. La sua famiglia era annoverata tra quelle di veri intellettuali di sinistra, i cosiddetti puri, convinti testimoni di ideali, semi di un'idea della politica che, al di là di appartenenze o differenze, non si vorrebbe mai smarrita. Fu mia docente di greco nell'ultimo mio anno di liceo, al Francesco Fiorentino di Lamezia Terme, e ci ritrovammo colleghe qualche anno dopo, nello stesso, storico istituto cittadino che ci aveva accolto prima studenti e poi docenti. La mia scelta politica, più tardi, distinta e diversa, non fu mai occasione di scontro o di pregiudizio. La sua intelligenza la rendeva rispettosa della differenza, nella forza delle proprie convinzioni. Fece dell'autonomia la cifra identitaria della sua vita, della sua professione, della sua modernità, in una stagione ancora in ritardo rispetto al protagonismo delle donne, ancor più fuori dalle mura. Graziella ha segnato la storia della nostra città, esaltata da quel ruolo di giovane deputato, fino ad allora privilegio esclusivo del mondo maschile. È morta nel silenzio solitario della sua casa, non lascia marito o figli, ma l'eredità di affetti generata dalla sua vivacità ed onestà intellettuale, dalla sua seria formazione culturale, dalla facilità di approccio, dall'umanità, dalla calda umanità donata ad allievi, ad amici, alla politica. La ricorderò nella bellezza della sua prima giovinezza, che il suo tempo adulto, comunque ben vissuto, non può cancellare, almeno nella memoria di chi l'ha conosciuta ed apprezzata".

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DORIS LO MORO (Pd)

"Signor Presidente, colleghi, prendo la parola per ricordare brevemente Graziella Riga, mia concittadina, deputato della Repubblica nella VI e nella VII legislatura, scomparsa ieri a settanta anni. So che ieri il Presidente ha dato comunicazione in Aula della sua morte. Sento però il dovere di ricordarla anche oggi, mentre a Lamezia Terme, città in cui lei risiedeva fin da ragazza, provenendo dalla vicina Cortale, cui è rimasta sempre molto legata, è in corso la camera ardente nella sala consiliare del Comune. Graziella Riga è stata un'ottima professoressa, un riferimento per giovani di tante generazioni, colta, disponibile e generosa sempre. È stata eletta deputato giovanissima. È stata consigliere comunale, consigliere provinciale e presidente della commissione comunale per le pari opportunità. È stata una donna di sinistra: negli anni ha aderito al PCI, al PDS, ai DS e ultimamente a Sinistra ecologia e libertà. È stata molto legata ai suoi ideali politici, con un forte senso dell'appartenenza, con la capacità di rimanere amica di tutti, anche nei momenti più difficili e di maggiore tensione. È stata anche una bellissima donna, bella, raffinata ed intelligente. La sua era una bellezza aristocratica, naturalmente elegante, ma senza eccessi, con due occhi belli e sorridenti che comunicavano con immediatezza e puntualità i suoi sentimenti e le sue valutazioni. La sua storia si è intrecciata con la storia della Calabria e, in particolare, delle donne calabresi, un bell'esempio per i valori che ha testimoniato e per il suo stile signorile nella sua vita politica e personale. Per tanti di noi è stata un simbolo, oltre che un'amica, un riferimento e oggi è ancora di più una donna e un esempio di buona politica, di cui essere orgogliosi".

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MARIO TASSONE (Udc)

"Signor Presidente, brevemente così come hanno fatto le colleghe Lo Moro e D'Ippolito Vitale, voglio ricordare l'onorevole Grazia Riga. Credo che la sua personalità, quello che ha fatto siano stati ampiamente e sufficientemente tratteggiati dalle colleghe a cui mi riferivo poc'anzi. Voglio semplicemente consegnare una riflessione a quest'Aula. Con Grazia Riga avevamo posizioni diverse e opposte. La ricordo da segretario regionale della Democrazia Cristiana, quando tra Partito Comunista e Democrazia Cristiana c'erano degli scontri a volte infuocati, ma Graziella Riga seppe anche precedere e prevedere il futuro, in un rapporto umano sempre più intenso, dove la differente posizione anche di carattere politico non doveva essere equivocata, non doveva compromettere il rapporto di amicizia e di solidarietà, e soprattutto quando l'impegno trovava anche un comune denominatore, quello della difesa degli umili e dei deboli, e soprattutto auspicava uno sviluppo sereno e armonico per quella nostra terra di Calabria (per Lamezia Terme, per Catanzaro, per tutta la Calabria). Voglio ricordare Graziella Riga come un momento importante della mia vita, un rapporto intenso, produttivo, come dovrebbe essere anche oggi, dove si vivono situazioni e vicende molto rarefatte. Ci fu in quell'occasione un rapporto umano, dove l'uomo certamente prevaleva rispetto alle miserie, sia pur da posizioni opposte, posizioni politiche che certamente dovevano essere condotte con grande forza, con grande determinazione e con grande incisività. Ecco, la voglio ricordare in questo momento con grande rispetto, con grande dolore, e con grande partecipazione al cordoglio della famiglia".

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