Catanzaro - ''Presenteremo un ordine del giorno al Senato vincolando il Governo a risolvere il problema del precariato nelle società miste, che è gravissimo ed urgente''. Lo affermano in una nota i senatori Antonio Gentile, Nico D'Ascola, Piero Aiello, Antonio Caridi, Guido Viceconte, del Pdl, e Giovanni Bilardi, di Gal. ''Sono almeno cinquemila i precari, 300 dei quali in Calabria - aggiungono i senatori - che lavorano da anni con contratti mascherati da consulenti o co.co.co. nelle società miste ma che sono subordinati a tutti gli effetti. Il Governo in fase di approvazione del 101/2013 alla Camera può inserire questo punto che prevede la selezione come stabilizzazione per quanti abbiano maturato 36 mesi negli ultimi cinque anni di lavoro o abbiano rinnovato per due volte consecutivamente i rapporti di lavoro, seppure con gli intervalli artificiosi di qualche giorno tra una scadenza e un'altra. Siamo certi che il ministro D'Alia e il ministro Saccomanni non si opporranno considerato che l'odg riguarderà le società non quotate in Borsa e con un capitale sociale di almeno 10 milioni di euro e che per questi enti non ci sarà un aggravio di spesa. Non possiamo costruire precari di serie A e di serie B seppure queste società non facciano parte della Pa e siamo fiduciosi che tutti i movimenti e i partiti politici, da M5S al Pd, possano approvarlo''.
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