La festa di San Vitaliano a Catanzaro

san-Vitaliano-catanzaro.jpg

Catanzaro - È piena estate e le temperature non sono affatto clementi, nemmeno nel capoluogo di regione, dove il termometro digitale segna 33°. Eppure i cittadini catanzaresi non rinunciano alla usuale processione della festa patronale, che si tiene ormai per tradizione nel centro storico di Catanzaro. Del resto, San Vitaliano fa parte della sua cultura anche secondo la tradizione popolare, che definisce la città sui tre colli come la città delle tre v: vento, velluto e Vitaliano, appunto. E anche quest’anno la processione, partita come di consueto dal Duomo e diramatasi poi nelle vie principali del centro, ha avuto una cospicua partecipazione.

Oltre alle rappresentanze delle principali chiese e dell’autorità religiosa massima, mons. Vincenzo Bertolone, erano presenti anche il primo cittadino Sergio Abramo, il presidente della Provincia Enzo Bruno e l’assessore alla cultura Daniela Carrozza. L’intero corteo era seguito poi dalla banda musicale che ne ha allietato il percorso. E non è tutto. Come anticipato nei giorni scorsi, l’associazione “The best show” ha dato poi il via ai quattro giorni di festeggiamenti: numerosi artisti di strada hanno animato corso Mazzini e intrattenuto grandi e piccini, dai giocolieri ai contorsionisti, dagli sparabolle ai trampolieri, mentre attorno c’erano vari stand, oltre alla zona bimbi coi gonfiabili. La sera invece i Tarantanova hanno animato piazza Prefettura al ritmo della tarantella e dei canti tipici del sud-Italia. Insomma, un’atmosfera completamente familiare, degna di una festa così sentita come lo è quella patronale. Perché la città ha dimostrato anche stavolta di voler vivere e rinascere, sfidando il caldo, la desolazione estiva e tutti coloro che come al solito non hanno tralasciato le critiche.

M.L.

© RIPRODUZIONE RISERVATA