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Quando vuoi iscriverti a un corso online cosa accade la maggior parte delle volte. Ti risponde una voce (o maschile o femminile) e immediatamente ti avvolge con i modi cordiali, gentili e edulcorati. E inizia il corteggiamento simil-sincero che ti chiede a prescindere dall’età di poterti rivolgere subito il tu. Accetti solo perché non hai voglia di trascorrere troppo tempo al telefono. Inizia la storytelling del tuo interlocutore. La persona ti inonda di complimenti per l’età che hai e prosegue con l’elogio sul timbro della voce (dirà a tutti che è bellissimo!). E subito sgami che ti vuole raggirare. Nel secondo step prosegue con una domanda a dir poco banale del tipo; Cosa cerca nel corso?
Ma non puoi rispondere con la verità, cioè che sia breve facile senza esami e gratis. E rispondi con una altrettanto banalità. La persona allora inizia l’opera di coinvolgimento studiata a tavolino in qualche prestigiosa Università. Nel terzo step inizia la narrativa della sua brillante professione grazie al corso, (inventata ad hoc o reale). E pensi (mentre magari sei alla guida): Ma a me cosa interessa?. Anche perché non si può entrare in empatia all’istante per telefono con uno sconosciuto a cui devi inoltrare troppe rate per imparare una professione e che ti dà sempre ragione e ti corregge il curriculum mentre racconta 200 aneddoti della sua vita. Non è sano! Non è normale! A un certo punto lo stress ti inizia a aumentare per la mole di nozioni inutili e lasci il telefono su una sedia nell’attesa che faccia una pausa perché hai dovuto prendere un Moment per il mal di testa. Appena senti che ti chiama per nome perchè recepisce che è rimasto solo a dialogare e ti cerca, intervieni per tranquillizzarlo. Ma intuisce grazie ai molti interlocutori che nel corso degli anni se si sono defilati che deve arrivare alla sintesi. E con fatica e dolore inizia a imbeccare la strada del A cosa serve, quanto dura e quanto costa. Per fortuna inizia il rush finale dopo 20 minuti di sfogatoio in cui ha riso delle sue battute e cerca di essere simpatico come una rata del mutuo. Stranamente in tutti i corsi che contatterete sarete sempre nella settimana o nel mese dello sconto. Una cosa che accade sempre e non unica. Dirà, solo per voi ma lo sarà stata per il docente universitario che ha insegnato questa furbata nella sempre prestigiosa Università frequentata dal tipo che è al cellulare e che sicuramente percepisce un bonus per ogni deficiente che accetta e crede alla perfezione del corso. Il tipo dopo una prefazione di 10 minuti accenna a voce bassa il costo del corso e aspetta la reazione che non riceve perché lo stai mandandolo a quel paese con vari gesti e preghi che abbia finito con la solita frase di chiusura.
Posso pensarci e la aggiorno? In questo modo capisce la sconfitta waterloniana e cambiando il tono della voce da avvolgente a freddo/ deluso e inserisce un melanconico, Ma certo! E’ più che finto! Le auguro una buona serata! Quando in effetti immagini che anche lui stia inviando alla tua persona un'altra serie di gesti volgari per il tuo rifiuto silente. Chiudete la conversazione e lui si sentirà sconfitto, in più, pensando ai soldi spesi nella prestigiosa Università per diventare professionista. E tu a quelli che hai guadagnato in salute, e in un corso che ormai vendono come il pane (senza sconto). Non solo, ma anche ai tuoi studi mai passati per telefono da imbonitori del nulla.