Lamezia Terme - “Riflessione sul randagismo a Lamezia, sempre uguale nonostante gli sforzi delle associazioni e di privati volenterosi, oltre alla presenza del canile comunale ben colmo. Come avvicinarsi alla soluzione?” Rifugio Fata, presente da oltre 20 anni sul territorio lametino, sede di un rifugio auto finanziato, che ha accolto e avviato all'adozione centinaia di cani, ha fatto delle proposte in un incontro avvenuto due settimane fa al Comune, col sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, presente insieme al suo vice Bevilacqua e alla onsigliera D'amico.
“Il primo punto proposto – spiegano - un piano di intervento straordinario di sterilizzazione e re immissione sul territorio con ovvia mappatura degli individui canini. Piano urgente che permetterebbe di contenere nell'immediato l'esubero dei numerosi cani che circolano per la città e anche dei gatti per accelerare la nascita delle colonie feline tanto desiderate, e quindi prevenire un aumento indiscriminato della popolazione animale già malvista dalla maggioranza delle persone.
Pertanto in accordo con altre associazioni che operano nel territorio e con tanti cittadini appassionati difensori dei diritti animali, si potrebbe collaborare in un protocollo ad hoc. Il rifugio mette a disposizione Gratuita degli enti deputati alla risoluzione del problema il proprio ambulatorio per semplificare i tempi burocratici che da anni non arrivano a firme sui tavoli tecnici. 2° proposta: Il rifugio Fata si propone nell'accoglienza di cucciolate già nate all'esterno, tramite convenzioni in trasparenza col fine di portare serenamente all'adozione i cuccioli. In sostanza fare quello che finora si è fatto gratuitamente con una convenzione minima da rappresentare simbolicamente un cambio di mentalità.
Oltre alla propria struttura che offre gli spazi che si liberano, il Comune e l’Asp potrebbero riconoscere anche le altre associazioni operanti nel territorio in grado di assicurare ‘stallo’ responsabile e serio in alternativa alla strada. Il volontariato vorremmo che ritornasse a fare solo volontariato, col sostegno degli enti deputati che ascoltiamo da anni esprimerci ‘difficoltà tecniche e burocratiche’, ma ora anche noi volontarie esprimiamo vivamente le nostre difficoltà ‘tecniche e burocratiche’. Rivogliamo indietro la nostra vita normale, la semplicità del tempo libero, la scelta di dedicarsi al volontariato come ricchezza e non come obbligo! Crediamo in un volontariato unito: associazioni e cittadini operosi che potrebbero in sinergia svolgere un valido aiuto per arrivare ad un contenimento delle nascite e aumentare le adozioni positivamente. Per troppi anni a Lamezia le associazioni sono state viste come dovutamente responsabili di accogliere cani abbandonati e cucciolate, anche quando si è sempre spiegato che lo si faceva a spese proprie.
Oggi rinnoviamo la nostra disponibilità a svolgere un lavoro cooperativo con gli enti, ma non più sostitutivo! 3° proposta: mettere in atto al comune un registro di cittadini animalisti, che possano operare con la garanzia di associazioni, col fine comune di seguire i cani giovani ricoverati in strutture pubbliche e private onde facilitare la loro adottabilità. Questo registro potrebbe anche essere utilissimo a seguire i branchi cittadini dopo la sterilizzazione. E in un futuro anche poter accettare sponsorizzazioni utili ai traguardi necessari”.
“Al momento - concludono - non abbiamo ricevuto congrue risposte: le cucciolate che ci eravamo proposte di accogliere sono ancora fuori, escludendo quelle già prese in pensione in una interessante unione tra Fata e cittadine appassionate.
In sostanza siamo ancora in attesa e qualche supposizione ci sovviene facilmente...non sarà forse qualche problema ‘tecnico’ o vediamo vediamo ‘burocratico’ a fermare l'assenso alla nostra proposta? E voi come la pensate?”
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