Catanzaro - In piazza per dire no a una seconda facoltà di Medicina in Calabria dopo quella da decenni attiva all'Università Magna Graecia di Catanzaro. È il messaggio lanciato stamani nel corso di manifestazione svoltasi in una piazza del quartiere Lido del capoluogo di regione. Alcuni dei manifestanti hanno esibito una bara con un manifesto in cui si annunciava la morte dell'ateneo catanzarese. A rilanciare l'allarme sull'attivazione di una facoltà di Medicina anche a Cosenza, e sul conseguente rischio di una penalizzazione dell'Università di Catanzaro, è stato qualche settimana fa Valerio Donato, già candidato sindaco a giugno, oggi consigliere comunale di opposizione e tra l'altro docente ordinario di Diritto privato della Facoltà di Giurisprudenza dell'ateneo catanzarese.
L'allarme lanciato da Donato - presente all'iniziativa di oggi insieme, tra gli altri, al sindaco Nicola Fiorita, al consigliere regionale Pd Ernesto Alecci, al segretario cittadino dei democrat Fabio Celia - è stato raccolto in modo bipartisan dalla politica catanzarese, risuonando però anche ben oltre i confini cittadini. A surriscaldare la situazione anche le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Roberto Occhiuto, che a margine di un incontro sui temi sanitari a Catanzaro, dicendo no a "guerre di campanile", aveva affermato che l'Università di Catanzaro "va potenziata e non indebolita, ma se ci sono altre esperienze in regione bisogna valutare l’opportunità di dare corso anche a queste iniziative”. In tanti, non soltanto a Catanzaro, hanno visto in questa battuta di Occhiuto, che è di Cosenza, una sostanziale "apertura" alla possibilità di una seconda facoltà di Medicina in Calabria. Al governatore aveva indirettamente replicato il rettore dell'Università di Catanzaro, Giovambattista De Sarro: "Secondo me non è una buona scelta, le cose si devono fare in maniera adeguata perché non possiamo formare dei medici non all’altezza. Catanzaro ha una storia di 45 anni di medicina. Io ci penserei per evitare di fare qualcosa che domani non servirà a nessuno”, ha dichiarato De Sarro. Ma il dibattito ormai ha preso piede, inducendo il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, sotto la spinta dei capigruppo, ad annunciare una seduta del civico consesso del capoluogo dedicato ad hoc al tema dell'università, al quale saranno invitati lo stesso Occhiuto e i vertici accademici, e il sindaco Nicola Fiorita (a sua volta docente dell'Università della Calabria) a chiedere il contributo dei suoi competitor elettorali per una "mozione unitaria" finalizzata a mantenere a Catanzaro l'unica Facoltà di Medicina in Calabria.
Donato: “No alle guerre tra bande”
“Le Università di Catanzaro e di Cosenza – ha ricostruito Valerio Donato - hanno stipulato una convenzione per lo svolgimento di un corso di medicina digitale, in questo momento l'Unical vorrebbe istituire un corso autonomo ma sempre di medicina digitale. Questo la dice lunga sulla incapacità di una iniziativa di questo genere di apportare elementi di novità al sistema universitario calabrese, cioè non aggiunge nulla ma rende autonomo un corso che evidentemente vuole essere utilizzato per istituire, nel passaggio immediatamente successivo, una facoltà di medicina. E' un meccanismo tattico che ormai è stato svelato che non propone un ragionamento di sistema ed esprime invece una visione più accentuatamente campanilistica che l'università di Cosenza vuole affermare. Nulla togliendo ovviamente al prestigio e all'autorevolezza sia dell'Università di Cosenza che delle altre istituzioni universitarie calabresi che devono essere implementate e valorizzate con il supporto di tutto il territorio. Quello che non deve avvenire sono invece le guerre tra bande”.
Fiorita: “Occhiuto accolga l'invito in Consiglio comunale”
Il sindaco Fiorita ha dichiarato: “Mi sembra molto importante essere a questa manifestazione organizzata da alcuni cittadini perchè questa manifestazione dimostra l'attenzione della città su un tema che riguarda il futuro della città e accompagna altre iniziative che stiamo assumendo”.
“Nei giorni scorsi – ha ricordato Fiorita - ho chiesto agli altri candidati sindaco presenti in Consiglio comunale di preparare insieme una mozione, perché credo che questo tema vada affrontato in maniera unitaria e vada affrontato anche in un'ottica istituzionale e di sistema. Quindi io mi auguro che il presidente della Regione Occhiuto accolga l'invito che gli ha rivolto il presidente del Consiglio comunale Bosco a partecipare al Consiglio comunale aperto: lì – ha sostenuto il sindaco - presenteremo una mozione unitaria per la città, che chiede non solo la tutela dei diritti e delle prerogative di Catanzaro ma soprattutto chiede e chiederà che la questione dello sviluppo dell'università calabrese venga affrontata in un'ottica di sistema, senza fughe in avanti e senza prevaricazioni di una parte sull'altra. Noi dobbiamo far funzionare l'università in tutta la regione: anni fa è stata scelta una strada, che è quella di puntare su un sistema fondato su diversi atenei, e ciascuno di questi atenei dev'essere messo in condizione di potenziarsi e di rispondere alle esigenze della Calabria”. Fiorita ha quindi osservato: “Io credo che un tema così importante debba essere affrontato in maniera istituzionale, e che la richiesta di tutti i capigruppo vada in questo senso. Ci vuole un dibattito nelle sedi istituzionali e una valutazione dei pro e dei contro di ogni scelta. Non ci possono essere fughe in avanti. Non è una questione di capoluogo di regione, è una questione di regione, è una questione di Calabria. Se – ha concluso il sindaco di Catanzaro - noi sbilanciamo lo sviluppo del sistema universitario e non lo teniamo dentro una logica complessiva facciamo male a tutta la regione: questo è quello che dobbiamo far capire, questo è la questione vera. Nessuno vuole togliere niente all'università della Calabria, nessuno vuole qualcosa di speciale per Catanzaro. Riteniamo che debba esserci una strategia chiara dello sviluppo complessivo del sistema universitario calabrese”.
Bruno Mirante
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