Lamezia Terme - Una giovane vita tutta dedicata al Signore, quella di Francesco Barberio, giovane lametino che domani a Roma sarà ordinato sacerdote all'età di 27 anni, dopo un percorso di fede e di formazione che racconta alla vigilia della celebrazione che lo vedrà accedere al presbiterato.
Come e quando nasce la sua vocazione sacerdotale?
"Nasce in ambito familiare e poi nelle famiglie più allargate degli scout; ho frequentato il gruppo Lamezia 1 - e della comunità di laiche consacrate "Gruppo del Vangelo - Tenda del Magnificat". Già a 14 anni sono entrato in contatto con Gesù, con la Parola di Dio, e mi sono sentito "tirato dentro" in un rapporto che la frequentazione della Tenda del Magnificat ha reso personale, e al quale l'esperienza scout ha "dato mani" attraverso il servizio agli altri".
Qual è stato il suo percorso di formazione dopo la scelta decisiva?
"Ho studiato tre anni al Pontificio Seminario Regionale di Catanzaro, anni importanti in cui ho mosso i primi passi. Poi per motivi familiari mi sono traferito a Roma, dove ho vissuto un'esperienza molto ricca, bellissima, di cui sono enormemente grato".
In generale, quanto ha inciso la fede nella sua esperienza di vita?
"Se oggi sono qui, a un passo dall'ordinazione, è perché penso che di seguire il Signore ne valga la pena. L'ho scoperto quando ho capito che non è un'idea ma una persona, e questo mi ha cambiato la vita. Quando avevo circa 18 anni ho avuto modo di incontrare a Lamezia i genitori di Chiara Luce Badano, attualmente beata. Ricordo che l'incontro fu introdotto da un canto che riportava le parole della beata: "Voglio essere tutta per te". Ho sentito in quel momento come se quello fosse un invito che il Signore rivolgeva personalmente a me. E ho preso la decisione di rispondere. Per questo, durante le Litanie dei Santi, domani sarà ricordata anche Chiara Luce".
Qual è il suo legame con Lamezia e con le sue radici? Pensa ci sia bisogno di nuovi sacerdoti e di sacerdoti giovani?
"Ho un legame viscerale con Lamezia. Ora la mia esperienza si svolge a Roma ma antepongo le mie radici in ogni discorso che faccio. Il desiderio che ho per la nostra Diocesi è che ci siano altri giovani che facciano la stessa esperienza di Cristo che ho fatto io, che possano incontrarlo nella sua umanità e sentirlo vicino".
Giulia De Sensi
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