Lamezia Terme - "Una storia segnata dall’offerta della propria vita in favore dei più fragili e dalla concretezza dell’agire. Dopo centootto anni dalla sua nascita avvenuta il 25 maggio del 2016 grazie alla richiesta fatta nel 2023 da AIParC Lamezia Terme presieduta da Dora Anna Rocca docente e giornalista, in data 6 Maggio alle 16:30 sarà inaugurata la nuova via dedicata a suor Marina Mandrino, (deceduta a Lamezia Terme Nicastro il 2 Marzo del 2008), con una cerimonia alla presenza del Sindaco, del consigliere comunale Pino Zaffina, della Presidente di AIParc Lamezia, della Superiora della congregazione religiosa Suor Valsa Varghese Kidengen e rappresentanti della congregazione" è quanto si legge in una nota.
"La via, una traversa del viale Primo Maggio - spiegano - si trova proprio accanto alla scuola media Pitagora ed in prossimità dell’Istituto Tommaso Maria Fusco fondato da suor Marina Mandrino. Dopo lo svelamento delle insegne da parte del Sindaco e la santa benedizione seguirà una Santa messa bella Chiesetta dell’istituto T. Maria Fusco e un buffet offerto dalle suore della carità del Preziosissimo Sangue. Grande soddisfazione è stata espressa dalla Rocca Presidente dell’associazione che ne richiese l’intitolazione il 21 ottobre 2023, dopo aver individuato la via e sulla base delle indicazioni fornite dal consigliere Pino Zaffina inoltrò richiesta ufficiale via Pec al Comune di Lamezia Terme. In seguito alle deliberazioni di Giunta Comunale n. 185/2023 e 129/2024 con le quali l’Amministrazione comunale decideva per l’intitolazione di alcune vie della città, ai controlli identificati con nota del 28 febbraio 2025 del Dirigente del settore tecnico, visti i pareri espressi in proposito dalla Deputazione Storia Patria per la Calabria di Reggio Calabria, vista la nota della Legione Carabinieri Calabria, Comando Provinciale di Catanzaro con la quale si comunicava che non sussistevano motivi ostativi sotto il profilo dell’ordine pubblico alle intitolazioni in premessa, il 16 aprile 2025 ai sensi della normativa vigente il Prefetto della provincia di Catanzaro ne autorizzava l’intitolazione".
Spiega la Rocca “Suor Marina Mandrino giunse a Nicastro nel 1935 appena diciannovenne. Qui conseguì l’abilitazione magistrale per l’insegnamento, fu maestra delle orfanelle prima come semplice suora poi come superiora (dal 1983 al 1989). Nel Convento di via Garibaldi dove era attivo l’orfanotrofio che ospitava le orfanelle, anche le famiglie nicastresi, soprattutto operaie ed artigiane, mandavano le loro figlie. Tuttavia i locali dell’orfanatrofio erano umidi e malsani, il piano di sopra specialmente aveva coperture inefficienti e d’inverno il freddo penetrava nelle ossa. La gestione della struttura dipendeva solo dalla generosità di privati, sollecitati costantemente da Madre Marina che aveva cieca fiducia nella Divina Provvidenza. Malgrado le condizioni disagiate l’Istituto ha preparato alla scuola ed alla vita centinaia di persone. Il desiderio di suor Marina era consentire alle sue orfanelle di poter alloggiare in ambienti più salubri e grazie all’aiuto di tanti benefattori, nel 1957 riuscì a realizzare il suo sogno: un Istituto scolastico in viale Primo Maggio a Nicastro, all’interno del quale fu istituito il primo asilo infantile della Provincia di Catanzaro “Don E. Colicchia”. Dal 1969 Suor Marina decideva di formare le future maestre di scuola materna e aprì a tal proposito una scuola magistrale. Tante le ragazze che si diplomarono in tale scuola e che divennero brave professioniste. Nel 1978 all’interno della struttura suor Marina fondò l’asilo nido a beneficio delle mamme lavoratrici e nel 1984 sarà artefice di un altro grande progetto: quello di realizzare una struttura per il raccoglimento spirituale delle anime in località Acquavona (frazione di Platania) a 1050 metri dal livello del mare, oggi detta Casa Nazareth di Villa Rosa e così chiamata in onore della moglie del donatore del terreno. Attualmente la casa di esercizi spirituali è utilizzata come casa di preghiera da gruppi ed associazioni. Suor Marina, amabile e tenace, attenta ai bisogni degli altri, è stata una benefattrice della Diocesi di Lamezia Terme ed è stata artefice con S.E. Monsignor Rimedio della realizzazione della casa del sacerdote”.
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