Catanzaro - La Corte di Assise di Appello di Catanzaro, in accoglimento dell’appello del Pubblico Ministero e delle richieste delle parti civili rappresentate dagli avvocati Giuseppe Spinelli del Foro di Lamezia Terme e Antonio Masi del Foro di Catanzaro, e rigettando l’appello della difesa dell’imputato, ha aggravato la pena che nel primo grado di giudizio era stata applicata a Giuseppe Arabia, riconosciuto anche in secondo grado colpevole dell’omicidio volontario di Cesare Falvo, avvenuto a Miglierina il 3 maggio 2019, pena che è stata quindi rideterminata dalla Corte in quella più elevata di 12 anni e giorni venti di reclusione con conferma dell’obbligo di risarcimento del danno ai familiari dell’uomo (dieci anni e venti giorni in primo grado). Si è così concluso, con un più grave pena sempre per omicidio volontario, il secondo grado del processo a carico di Giuseppe Arabia. Cesare Falvo morì a causa di una violenta coltellata all’addome.
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