Seminara (Reggio Calabria) - Un'azienda di smaltimento è stata sequestrata dai carabinieri che hanno denunciato i due titolari della società accusati di deposito incontrollato e combustione illecita di rifiuti organici. Il sequestro è stato eseguito a Seminara, dove, in seguito ad alcune segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano cattivi odori associati a fumo. I militari dell'Arma di Gioia Tauro, con il supporto del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria, hanno individuato un terreno in cui erano state ammassate 70 tonnellate di compost non fermentato. Secondo quanto é emerso dai controlli, l'azienda avrebbe gestito i materiali in modo irregolare. I rifiuti organici venivano ammassati in grandi cumuli senza il rispetto delle procedure di trattamento e trasformazione previste dalla normativa vigente, per poi essere rivenduti a vari agricoltori della zona come "compost". In realtà quello commercializzato non era un fertilizzante naturale pronto all'uso, ma un prodotto incompleto, ancora in fase di maturazione, capace di sprigionare esalazioni maleodoranti e potenzialmente tossiche. I carabinieri, inoltre, hanno accertato episodi di combustione illecita dei residui accumulati, una pratica che contribuisce a sprigionare sostanze nocive e ad inquinare l'aria e il suolo.
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