Cosenza - Delicato intervento chirurgico-ortopedico pienamente riuscito all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Ricoverata a fine anno per una frattura al femore, dovuta ad una caduta accidentale in casa, una centenaria, operata e sottoposta a terapia riabilitativa presso una struttura della città, dopo pochi giorni, ha ripreso a camminare con l’ausilio del deambulatore. La nonnina, Eva Teresina Marano, pensionata di Casali del Manco, centenaria da novembre, lucida e combattiva, ha affrontato le conseguenze dell’incidente senza perdersi d’animo, per di più, sfoderando uno spirito molto risoluto, del tutto straordinario per la sua età. La sua reattività ha positivamente impressionato figli e nipoti, che l’hanno assistita con amorevoli attenzioni, ma soprattutto i medici, che, ovviamente dopo ogni accertamento clinico, hanno deciso di operarla. Lei è entrata in sala operatoria con assoluta tranquillità, rassicurando i propri cari e dicendosi fiduciosa sugli esiti dell’operazione. L’intervento chirurgico è stato effettuato “senz’alcun inconveniente”. Appena si è ripresa la signora Eva ha voluto ringraziare l’equipe dei medici, i dottori Francesco Martire e Antonio Crescibene, l’anestesista Stefano Granieri, il personale infermieristico e sanitario, ai quali ha indirizzato espressioni di soddisfazione con riconoscenti sorrisi e strette di mano.
Dopo pochi giorni, la signora Eva è stata trasferita in un centro di riabilitazione di Cosenza, dove “da subito” ha ripreso a muovere i suoi passi con l’aiuto del deambulatore. "La frattura del collo del femore – hanno spiegato i chirurghi ortopedici Martire e Crescibene - è un momento molto delicato della vita di un anziano, perché rompe un equilibrio fragile, a maggior ragione in presenza di un’età ccosì importante. Tuttavia, in casi come questo, l’intervento chirurgico, anche se determina un minimo stress chirurgico, ha buone probabilità di riportare il paziente alle condizioni preesistenti. Nel caso specifico è stata utilizzata la tecnica di “inchiodamento endomidollare”. Per impiantare un chiodo bloccato con due voti, si utilizzano piccole incisioni di pochi centimetri ciascuna, con tempi chirurgici in media di circa trenta minuti e, nelle condizioni più favorevoli, con tempi di degenza di pochi giorni, come nel caso della signora”.
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