Vibo Valentia, 2 aprile - Ennesima lite familiare in cui si è sfiorata la tragedia ieri pomeriggio nelle campagne di Briatico. Da anni tra i fratelli Prestia non scorreva buon sangue ma ieri pomeriggio, l’ennesima lite, è degenerata in maniera inaspettata. Infatti la domenica delle palme si è macchiata di sangue. Erano le prime ore del pomeriggio quando Salvatore Prestia, 36 anni, e suo nipote Filippo Grillo, 19, si presentano nel terreno dove sta pascolando il proprio gregge Nicola Prestia,54 anni, fratello di Salvatore. In pochi attimi Grillo, su indicazione dello zio, estrae una pistola e comincia a fare fuoco contro il pastore. Bastano pochi secondi per esplodere 5-6 proiettili, di cui uno raggiunge Nicola Prestia alla gamba, una ferita seria ma che non gli impedisce di mettersi al riparo scappando nelle campagne. Una manciata di minuti è sufficiente per far scattare l’allarme e sul luogo si precipitano le pattuglie della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia. I militari dell'Arma, giunti sul posto, hanno da subito ricostruito l'intera dinamica per poi mettersi alla ricerca dei due mancati assassini. Il primo ad essere scovato è stato Salvatore Prestia, trovato in una masseria di sua proprietà ed immediatamente arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato. La caccia serrata si è poi conclusa nella tarda serata di ieri, quando il giovane, senza più nascondigli, si è presentato volontariamente presso la caserma dei Carabinieri di Briatico in compagnia del suo avvocato. Ora i due dovranno rispondere del reato compiuto davanti al Tribunale di Vibo Valentia. Intanto la vittima, visitata presso l’ospedale di Vibo, è stata giudicata guaribile in non meno di 30 giorni a causa delle gravi lesioni riportate ad una gamba.
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