Lamezia Terme - "La sesta edizione del prestigioso Premio Dario Galli ha incoronato Caterina Perrone, scrittrice fiorentina di grande talento, con il suo romanzo "Nessuno è solo se stesso". Un riconoscimento che celebra non solo l’eccellenza letteraria, ma anche la capacità di raccontare storie complesse e coinvolgenti, capaci di intrecciare la dimensione personale con quella storica e culturale" è quanto si legge in una nota.
"Il Premio Dario Galli - spiegano - ormai un appuntamento consolidato nel panorama letterario italiano, si distingue per la sua attenzione alle opere che uniscono qualità narrativa e profondità tematica, valorizzando autori emergenti e consolidati. La vittoria di Perrone conferma la sua posizione di rilievo tra le voci più interessanti della narrativa contemporanea".
"Nessuno è solo se stesso" è una storia ricca e complessa, ambientata prevalentemente nella Firenze del Rinascimento, con suggestive incursioni in luoghi lontani come l’Oriente e la Provenza. Al centro della trama vi sono i complessi legami tra Vieri di Bartolo Cini, uomo d’affari legato al Banco Medici, e le due sorelle gemelle Vanna e Beatrice. Vieri, figura di spicco con interessi politici e un’educazione raffinata che abbraccia la filosofia di Marsilio Ficino, si trova coinvolto in un matrimonio combinato che si trasforma in un intricato gioco di inganni orchestrato dalle gemelle.
La dinamica tra Vieri e Vanna, fatta di tensione e comprensione implicita, rappresenta il cuore emotivo del romanzo, dove si intrecciano amore, inganno e le sfumature di una verità mai del tutto svelata. Accanto a questa vicenda principale si sviluppano sottotrame che arricchiscono il racconto: le missioni di Vieri per i Medici, le esperienze di Vanna nell’Ospitale, la vita drammatica di Beatrice, e personaggi secondari memorabili come Maso, il servitore sordomuto, e Cecco, amico di Vieri coinvolto in un’accusa di omicidio.
"Il romanzo - proseguono - si distingue per la sua accuratezza storica, con dettagli vividi sulla vita quotidiana del XV secolo, dai banchetti alle botteghe artistiche, dal sistema giudiziario alle pratiche mediche. L’ambientazione fiorentina è resa con grande maestria, evocando figure storiche come Lorenzo il Magnifico e Marsilio Ficino, e trasportando il lettore in un affresco vivido e coinvolgente del Rinascimento. Tematiche profonde emergono dalla narrazione: la dicotomia tra apparenza e realtà, le limitazioni sociali imposte alle donne e la loro ricerca di autonomia, la tensione tra intelletto e passione, e la riflessione sul destino e il libero arbitrio. La pluralità di voci e prospettive rende il romanzo un’esperienza di lettura intensa e sfaccettata, capace di coniugare la storia personale con il più ampio contesto storico-politico".
"La giuria - informano - composta da Italo Leone (Presidente), Laura Calderini, Michela Cimmino, Lucia Mercuri, Giovanna Villella, ha scelto il libro vincente tra circa 200 opere pervenute, dopo una selezione rigorosa e attenta. La decisione è frutto di un lungo e impegnativo lavoro di valutazione da parte della giuria, che ha riconosciuto nel testo selezionato un valore artistico e letterario di rilievo. La vittoria di Caterina Perrone con "Nessuno è solo se stesso" non è solo un trionfo personale, ma un segnale della vitalità della narrativa italiana contemporanea che sa guardare al passato per raccontare storie universali e profonde. Il Premio Dario Galli, con questa scelta, conferma il suo ruolo di piattaforma culturale di rilievo, capace di scoprire e valorizzare talenti che arricchiscono il panorama letterario con opere di grande spessore e fascino".
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