Catanzaro – Lorenzo Sibio è il nuovo presidente di Legacoop Calabria. Il successore di Angela Robbe (che ha guidato l'organizzazione fino allo scorso 13 aprile, quando è stata chiamata dal governatore Mario Oliverio a ricoprire l'incarico di assessore regionale al Lavoro), è stato eletto all'unanimità al termine dei lavori dell'undicesimo congresso regionale della lega delle cooperative che si è svolto oggi nel quartiere marinaro del capoluogo. Sibio sarà affiancato da due vice presidenti, Claudio Liotti e Maurizio De Luca (in foto), e da una direzione di 46 componenti. "L’emozione è grande così come forte è la responsabilità che sento nell’assumere una carica importante per la nostra associazione, in una fase economica molto difficile come quella attuale – ha esordito il neo presidente - lavorerà a stretto contatto con tutti voi sapendo che nel mio impegno potrò contare sul contributo di tutti i cooperatori che ogni giorno fanno delle nostre imprese qualcosa di unico e importante per migliorare il nostro territorio e assicurare lavoro di qualità e reddito a tante famiglie. Ho abbastanza chiaro il ruolo che mi aspetta e il dovere di dover tutelare, rappresentare e valorizzazione questo nostro patrimonio fatto soprattutto di relazioni umane. Il primo intervento di Sibio presidente si è concluso con il commosso ricordo di Quirino Ledda, storico dirigente e guida della cooperazione sociale scomparso nel 2015, al quale – ha affermato Sibio - va un ringraziamento "per quei valori quali la passione, l’impegno, la lealtà, l’abnegazione che in tanti anni di amicizia e collaborazione è riuscito a trasmettermi". Il congresso si è aperto con i saluti istituzionali del presidente della commissione regionale anti- 'ndrangheta Arturo Bova e dell'assessore al personale del Comune di Catanzaro Danilo Russo. Mentre è toccato la presidente reggente Claudio Liotti aprire i lavori congressuali caratterizzati da un dibattito articolato – che ha registrato la presenza del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e del presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti. "L’ultimo decennio della vita del nostro paese – ha affermato Liotti nella relazione introduttiva - è stato caratterizzato da una profonda crisi economica che ha prodotto, nella fase più recente, una situazione di stagnazione e di recessione. Sono anni segnati da numerosissime crisi d’azienda, da processi di disgregazione sociale con incremento delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali. Il lavoro, da sempre mezzo attraverso il quale affermare la dignità delle persone, da tempo ha subito profonde mutazioni verso forme sempre più flessibili e liquide, ed anche quando si ha un lavoro non sempre questo pone il lavoratore al riparo dal rischio povertà".
Oliverio: “Entro fine legislatura una nuova legge sulla cooperazione” Sull'importanza del ruolo della cooperazione si è intrattenuto anche il governatore Mario Oliverio, che ha preso parte ai lavori del congresso in mattinata. “La cooperazione ha una funzione essenziale – ha detto Oliverio - sia dal punto di vista economico che per la coesione sociale del nostro Paese. In Calabria, nel corso degli ultimi anni, c’è stato un lavoro costante, paziente, silenzioso che ha affermato in maniera rilevante il ruolo della cooperazione. I dati esposti oggi confermano, dal 2015 al 2018, risultati significativi, sia in termini di numero di cooperative, di associati e di volumi di impegno economico prodotti". "Purtroppo tutti quanti assistiamo come in molte occasioni si tirino fuori argomenti beceri che non hanno alcun fondamento per fare lotta politica. Viviamo in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese in cui non c’è una bussola, non c’è una visione, non c’è un disegno. Ogni giorno ci si alterna in attacchi anti europeisti e in atteggiamenti subalterni a seconda delle stagioni e delle contingenze che si determinano. E in questo quadro il Sud rischia un’involuzione seria sulla quale non posso non esprimere profonda preoccupazione”. E ancora:"In Calabria ci sono segni reali di inversione di trend, con segni positivi in termini di Pil ed export. Stiamo creando lavoro attraverso le imprese e la valorizzazione delle risorse, attribuendo un ruolo importante e fondamentale non solo ai settori economici ma al mondo sociale sui quali l’espansione dei soggetti cooperativi è un fattore che deve essere incoraggiato. Qui assumo l’impegno che entro la fine della legislatura definiremo una nuova legge sulla cooperazione, alla luce dei processi di espansione che si stanno verificando in Calabria. Anche in condizioni non semplici – ha concluso Oliverio - la cooperazione regionale ha saputo superare difficoltà di contesto, integrando il sistema delle imprese”.
Lusetti: “Non esiste ripresa economica e sociale del Paese che non coinvolga il Mezzogiorno”
“Ringraziamo il presidente Oliverio per la costante attenzione alla nostra azione e per la costante vicinanza, anche troppa avendoci portato via Angela Robbe”. Il presidente nazionale di Legacoop, Mario Lusetti, ha scelto l'ironia nel chiudere i lavori della mattinata del congresso. “Non esiste ripresa economica e sociale del Paese che non coinvolga il Mezzogiorno, è illusorio che qualche regione possa fare da locomotiva, nel senso che ci sono Regioni del Centro Nord che pensano di andare da sole ma in realtà non vanno da nessuna parte da sole – afferma ancora Lusetti - Nell’economia globale o il Paese recupera nel suo complesso una dimensione economica e sociale o si fanno solo chiacchiere, che magari servono a qualcuno ma non a far recuperare al Paese né la credibilità né il suo ruolo nell’Europa occidentale. Siamo fermamente convinti che una reale politica che veda al centro il lavoro non può non partire dalla creazione della rete sociale, che siano le infrastrutture legate alla scuola a tutti i livelli o alla sanità o al sostegno alle imprese. Il lavoro stabile e qualificato nasce in un contesto in cui questa rete di infrastrutture sociali viene considerata importate alla stessa stregua delle infrastrutture materiali. In questo senso il valore della cooperazione, che è un pezzo importante in Calabria e nel Paese, viene esaltato nel suo ruolo di baluardo di legalità. Siamo uno dei pochi luoghi in cui si raggiunge l’obiettivo del benessere e del miglioramento della qualità della vita e in cui si fa esercizio di democrazia vera e partecipata, e non delegata”. Il punto di partenza, insomma, per il presidente nazionale di Legacoop è “la riaffermazione piena del ruolo della cooperazione come baluardo della legalità e della democrazia in una terra come la Calabria è un elemento fondamentale”.
Robbe: “Il lavoro per decreto non esiste. La cooperazione è un'opportunità”
“Il lavoro per decreto non esiste. La cooperazione – ha affermato l'assessore regionale al Lavoro - è il perno del sistema per la costruzione di lavoro vero, quello che rimette al centro gli interessi generali rispetto a quelli particolari, che costruisce una alternativa credibile aumentando la capacità di relazioni tra le istituzioni, il mondo cooperativo e delle rappresentanze. La cooperazione è una opportunità. Ma di ogni specifica realtà devono essere valorizzate le caratteristiche e le capacità, in modo che queste diventino uno degli elementi del 'sistema Calabria' capace di farci crescere”.
Puccio (Pd), “Le mie congratulazioni al nuovo presidente Legacoop Lorenzo Sibio”
“Congratulazioni a Lorenzo Sibio che si accinge a guidare l’organizzazione cooperativista in un periodo particolarmente delicato per la fase economica che il Paese sta vivendo. Situazione a maggior ragione ancora più complicata per la Calabria che ha un tessuto economico storicamente fragile ma che, proprio nell’esempio e nell’azione quotidiana delle tante società cooperative regionali, deve trovare il senso di marcia per poter invertire una tendenza che registra segnali negativa da troppi anni. Sono certo che il nuovo presidente Sibio, che unanimi consensi ha ricevuto, saprà interpretare, nel momento in cui profonde sono le trasformazioni in atto, un ruolo guida determinato e lungimirante affinchè il settore della cooperazione riesca a farsi carico delle risposte possibili, in una chiave democratica, partecipativa e solidaristica. Sono proprio le imprese cooperative, che possiedono caratteri identitari ben definiti, che garantiscono buona e stabile occupazione, sviluppano le istanze di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori nell’impresa e di autogestione, concorrono nel processo di coesione sociale e nella promozione delle politiche di inclusione.Il mondo cooperativistico, in questo senso, ha sempre rappresentato un punto di riferimento che ne spiega sia il successo che l’efficacia. Il suo esempio, proprio in un frangente economico critico, dovrebbe essere dunque seguito da tutti facendo squadra con le istituzioni, pubbliche e private, le associazioni d’impresa e i sindacati”.
Bruno Mirante
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