Architetto Cimino: Psc, un bluff da campagna elettorale

guido-cimino-ok.jpgLamezia Terme - “Spesso si dice la montagna ha partorito  un topolino, ma quando si parla di adozione del PSC di Lamezia Terme si dovrebbe dire che il Consiglio Comunale di Lamezia ha partorito l’ennesimo fallimento”. Esordisce così l’architetto Guido Cimino parlando del Psc varato negli ultimi giorni in consiglio comunale.

“Ma analizziamo meglio i fatti:  giorno 18 febbraio 2015 - ricorda - viene approvato dal Consiglio Comunale di Lamezia Terme l’ennesimo emendamento che dovrebbe variare definitivamente il Piano Strutturale Comunale che venne consegnato alla Giunta, e dalla stessa approvato,  nel lontano 2012.  Il giorno dopo, 19 febbraio 2015, i tromboni della politica annunciano con ‘viva e vibrante soddisfazione’ che il PSC di Lamezia è stato adottato.  Ma le domande sorgono immediatamente spontanee: ‘adottato cosa? Quale PSC verrà pubblicato? Chi firmerà questa ennesima modifica? Il tecnico incaricato alla redazione del PSC, il prof. Crocioni, ne è a conoscenza?’”.
Ma in tanto l’adozione non si formalizza, ossia non viene pubblicata ( secondo ciò che prevede la Legge Regionale ).  Il panico lentamente si diffonde tra le stanze del Palazzo Comunale di Lamezia Terme: cosa si dovrà fare?  I tecnici del comune - aggiunge poi l’architetto - disconoscono le modifiche effettuate dal Consiglio Comunale sul PSC che venne adottato in Giunta. Gli emendamenti devono essere ‘tradotti’ in tavole, il REU deve essere modificato. Ma come verrà modificato? Il prof. Crocioni - si domanda - effettuerà tali modifiche?”.

“L’ufficio tecnico - dice poi Cimino - si divide su libere interpretazioni:  da un lato vi sono i ‘conservatori’ che affermano che fino a quando il PSC non viene pubblicato, la sua adozione non ha valore, quindi vige ancora il ‘vecchio’ PRG ( Piano Regolatore Generale). Questa interpretazione - spiega - sarebbe la meno dannosa, se non fosse che, come spesso accade,  il politicante di turno, come in una perfetta partita a poker, bleffa il cittadino cantando vittoria, mentre realmente non esiste nulla. Dall’altro lato vi sono “i timorosi” che  - sottolineano - nel dubbio se considerare decaduto il ‘vecchio’ PRG e non sapendo com’è realmente elaborato  l’attuale PSC ( per esempio: quali sono realmente i terreni edificabili, cosa ci si potrebbe costruire e con che parametri), preferiscono stare fermi e bloccare i vari permessi a costruire che sono in itinere. Questo è il vero danno!! Danno che si può definire come limbo urbanistico-edilizio ossia paralisi nel settore della costruzione”.

“Adesso - conclude infine l’architetto Cimino - chiediamo a gran voce al Sindaco di Lamezia Terme, agli Assessori e al Presidente del Consiglio Comunale: fino a quando Lamezia Terme resterà bloccata? Dobbiamo aspettare la prossima amministrazione? Mesi di paralisi per una campagna elettorale?...Vogliamo date immediate e certezze normative non promesse da politici in declino di consensi”. 

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