Lamezia, Durante (Sappe): "Mantenimento carcere va difeso, no denigrato"

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Riceviamo e pubblichiamo

Lamezia Terme, 18 ottobre - "Non possiamo essere certamente d’accordo con chi definisce l’attuale  struttura penitenziaria di Lamezia Terme indifendibile - affermano  Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del SAPPE e  Damiano Bellucci, segretario nazionale - Francesco Molinaro Delegato Regionale  e con chi se la prende con le  persone o le Autorità che questa struttura cercano di difendere. Così come  non possiamo accettare che questa realtà venga definita triste ed  improduttiva o che si ritenga di non poter  mantenere in vita una  struttura (considerato anche che e' stato, giustamente, mantenuto in vita  il tribunale della stessa citta') i cui soli costi per i canoni di  gestione si ritiene superino quello che riesce a produrre; le carceri,  cosi' come le Forze di polizia in generale, producono sicurezza, un bene  primario e fondamentale per garantire la democrazia e la giustizia di un  paese. Con certe affermazioni si offendono e si mortificano anche tutti quegli  operatori in servizio a Lamezia che, quotidianamente, si prodigano nel  loro lavoro con tutte le difficoltà che sono proprie del sistema  penitenziario italiano. In Calabria, in particoilare, le difficolta' sono  ancora maggiori per la peculiarita' del territorio e, quindi, delle  struttute penitenziarie, dove sono detenuti circa mille appartenenti alla  criminalita' organizzata e il territorio lametino e' uno dei piu' colpiti da questo problema. Riteniamo allora che si debba difendere l’istituto penitenziario di  Lamezia Terme e si debba insistere, come il S.A.P.Pe. (Sindacato Autonomo  Polizia Penitenziaria)  fa da tanto tempo, per la costruzione di una nuova  e moderna struttura penitenziaria a Lamezia Terme. Abbiamo, infatti, più  volte rappresentato alle competenti autorità la criticità operativa del  personale del Corpo in Calabria, evidenziando la carenza di uomini, mezzi e risorse finanziarie e sostenendo, nello specifico, la necessità di una  nuova struttura penitenziaria nell’area del lametino. Tra l’altro, nella seduta del Consiglio Regionale del 4 agosto 2010 ,è  stato approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal  consigliere Giovanni Nucera nel quale, tra l’altro, si impegna il  presidente e la giunta regionale  ad intervenire presso il Governo  nazionale affinché solleciti la costruzione di un nuovo istituto  penitenziario nell'area di Lamezia Terme. La costruzione di una nuova casa circondariale nella piana di Lamezia  Terme, oltre ad una esigenza strategica per l’Amministrazione, vista la  posizione centrale nella regione ed i buoni collegamenti  della città, è  anche una sentita esigenza del personale del Corpo di polizia  penitenziaria e del personale appartenente agli altri profili  professionali presenti nell’amministrazione, originario della piana di  Lamezia ed in servizio in altre parti del Paese; tale personale chiede di  avvicinarsi ai propri luoghi di origine. In base alle notizie che abbiamo ricevuto informalmente, vista la totale  assenza di adeguate relazioni sindacali tra i vertici del provveditorato  regionale e le organizzazioni sindacali, l'istituto di Lametia Terme  dovrebbe essere accorpato a quello di Crotone, a seguito del progetto di  razionalizzazione che l'amministrazione sta facendo a livello nazionale.  Cio' non determinerebbe la chiusura, ma solo un'unica direzione  amministrativa. Ci e' giunta anche notizia che il prossimo provveditore della Calabria potrebbe essere un dirigente generale da  nominare  prossimamente e gia' ai vertici della regione. Al di la' delle scelte, riteniamo comunque importante che la Calabria abbia, al piu' presto, un  provveditore attento alle esigenze della regione e col quale poter  dialogare".

Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto SAPPE sindacato autonomo polizia penitenziaria

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