Catanzaro - Il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere, presso la Casa Circondariale “U.Caridi” di Catanzaro si è svolta una delicata cerimonia di inaugurazione della “panchina rossa” a opera del Corpo di Polizia Penitenziaria.
“Il Carcere di Catanzaro, guidato da Angela Paravati - riportano in una nota - si conferma una realtà assai vistosa nei processi di rieducazione dei detenuti oltre che molto attenta alle esigenze del personale che vi lavora. L’inaugurazione di ieri, infatti, si pone in linea di ideale continuità con l’evento formativo destinato ai detenuti tenutosi qualche giorno fa ad opera della Commissione Regionale per le Pari opportunità”.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, la direttrice del carcere Angela Paravati; la Consigliera di Parità della Provincia di Catanzaro Elena Morano Cinque e i Magistrati di Sorveglianza del Tribunale di Catanzaro, Laura Antonini e Angela Cerra, oltre che numerosi agenti della Polizia Penitenziaria guidati dalla Comandante Commissaria Simona Poli. Ha aperto la cerimonia la Direttrice Paravati, le ospiti presenti hanno portato i saluti e hanno plaudito l’iniziativa. “il progetto ‘panchine rosse’, percorso di sensibilizzazione e di informazione contro la violenza, - spiegano ancora nella nota - nasce nel 2014, lanciato dagli ‘Stati Generali delle donne’, quasi come evoluzione dell’iniziativa nazionale ‘scarpe rosse’, ed è stato anche vincitore del bando indetto nel 2017 dal Ministero delle Pari Opportunità. La panchina rossa invita chi dovesse passarvi accanto, a fermarsi, a riflettere a non dimenticare, a mantenere alta l’allerta ed è idealmente occupata da una presenza invisibile: quella delle tante donne che hanno perso la vita, vittime di violenza. Già in tante città italiane, da nord a sud, sono state installate panchine rosse; situate in luoghi dove le persone si incontrano, si fermano a dialogare, si conoscono, diventano simbolo di non violenza e “monumento civile”.
Sulla panchina rossa inaugurata ieri che si trova vicino lo spaccio interno alla struttura gestito dalla assistente sociale Aruanno è esposta una targa con una significativa frase: “La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna. Può solo distruggere”. La panchina rossa all’interno di un carcere, realizzata dai detenuti che stanno seguendo un percorso formativo all’interno della struttura, assume un significato particolare: "infatti - a prescindere dalla presenza o meno di una sezione dedicata ai «sex offenders», ovvero ai responsabili di violenza contro le donne e i minori - diventa comunque un’occasione per una riflessione relativa sia alle azioni di prevenzione che si possono promuovere sia alla rieducazione ed alla risocializzazione dei detenuti in vista della loro futura vita “oltre le sbarre. L’inaugurazione della panchina rossa è stata - concludono - un modo per alimentare un processo virtuoso di consapevolezza nella società, dove ancora molte donne sono vittima di discriminazioni o di soprusi, ma anche per prendere coscienza e valorizzare il ruolo della donna nella vita quotidiana e specialmente nei luoghi di lavoro”.
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