Catanzaro - Disagi per numerosi pazienti affetti da diabete a causa dalla mancata erogazione da parte dell'Asp di Catanzaro dei medicinali salvavita. La Federazione Diabete Calabria, membro della Commissione Regionale di Diabetologia, nata per tutelare gli interessi dei diabetici calabresi e per perseguire l’uniformità dell’assistenza a tutte le persone con diabete, denuncia "il gravissimo disservizio dell’Asp di Catanzaro che con la mancata erogazione dei presidi per diabetici, sta creando un serio problema di salute a molte persone".
La Federazione Diabete Calabria, a seguito delle molteplici segnalazioni, ha cercato di capire quali potessero essere le motivazioni delle mancate erogazioni. "Perché - si chiedono -non vengono effettuati ordini d’acquisto che riguardano il materiale di consumo di vecchie e nuove prescrizioni per i pazienti diabetici portatori di pompa-iniettore d’insulina noto come microifusore? (strumento che eroga insulina, indispensabile per alcune tipologie di pazienti) Perché non vengono effettuati gli ordini dei sistemi sensori per il monitoraggio in continuo di glicemia? Perché non è disponibile nemmeno l’altro materiale indispensabile per la gestione della terapia insulinica? Facciamo presente che i device in questione fanno parte dei nuovi LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, pertanto oggi non fornire a vecchi e nuovi pazienti quanto prescritto è la non applicazione dei LEA e per alcuni significa interrompere una terapia salvavita".
"La Federazione Diabete Calabria, ha tentato ripetutamente di capire a chi rivolgersi per la soluzione del problema, ha chiesto un incontro con la Commissione Straordinaria e quello che ha ottenuto è stata una risposta inqualificabile: “ siamo in carenza di personale, non c’è nessuno che possa effettuare gli ordini e gli acquisti”. Un fatto gravissimo, una risposta inammissibile - sostengono dalla federazione - E’ evidente che chi dovrebbe organizzare e disporre il servizio, non ha idea di che cosa sia il diabete, di come vada trattato e gestito e di come la cronicità della patologia determini un carico al paziente e alla famiglia che non può e non deve essere assolutamente aggravato da problematiche di questo tipo".
"Non è ammissibile - affermano - che ci siano ritardi o inadempienze in merito: il diabete non concede pause! Le persone che accedono ai device sono particolarmente fragili: donne in gravidanza consapevoli che l’utilizzo del device è indispensabile per partorire un bambino sano e sanno che senza i sensori, senza la possibilità di monitorare in maniera costante la propria glicemia, aumentano i rischi di complicanze sia per la mamma che per il nascituro; bambini anche molto piccoli, con le loro mamme costrette a vegliare sui loro piccini durante la notte per paura delle ipoglicemie notturne che, se inavvertite, possono essere mortali e che grazie a questi device sono notevolmente ridotte; bambini in età scolare i cui genitori, grazie ai sensori hanno la possibilità di monitorare a distanza, senza essere costretti a lasciare il lavoro per recarsi a scuola; giovani e adulti che grazie all’azione del microinfusore e del sensore hanno finalmente raggiunto un compenso metabolico e possono ridurre significativamente le complicanze acute, frequenti cause di ricovero, e allontanare nel tempo altre complicanze come, la neuropatia, la nefropatia, la retinopatia, il piede diabetico, problemi cardiovascolari che, senza questi strumenti, aumenteranno e di conseguenza aumenteranno i costi per il sistema sanitario regionale già commissariato e in piano di rientro". Pertanto la Federazione Diabete Calabria ha deciso di denunciare pubblicamente il grave disservizio, confidando che l’istituzione competente possa in brevissimo tempo, dare risposte concrete e una soluzione definitiva a questo stato di assoluta emergenza e gravità. Chiediamo inoltre un incontro urgente con i Commissari e i vertici dell'Asp per avere finalmente chiarimenti in merito e risposte concrete sulla risoluzione immediata del problema".
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