Nocera Terinese - "Come Capogruppo consiliare di Rinascita per Nocera ho presentato richiesta di accesso agli atti relativamente al fascicolo sulla chiusura della situazione debitoria e sul relativo dissesto finanziario risalente ormai al 2016" è quanto afferma in una nota Sonia Rocca Capogruppo consiliare Rinascita per Nocera.
"La delibera della commissaria della liquidazione Teresa Colacione dello scorso 30 novembre, pur in sintesi - afferma - contiene già elementi e considerazioni molto gravi che fanno direttamente riferimento a passate amministrazioni ed a debiti a fronte dei quali,la stessa Colacione sostiene di non essere riuscita a recuperare, in ben sette anni, tutte le cosiddette pezze giustificative per poter eseguire la liquidazione. Su un debito di partenza pari a 25 mlioni di euro, dopo sette anni,, insistiamo, ne sono stati riconosciuti, esattamente, 6.247.673,87. Aggiungiamo 587494,88 di spese per la gestione della liquidazione stessa, il comune di Nocera rimane con una differenza di 17.029.596,97".
"Cosa significa? - prosegue - Questi soldi tornano al comune ma, in realtà, se non capiamo quante transazioni sono state effettuate, quanti debiti non sono stati riconosciuti che potrebbero tornare con interessi moratori (quindi raddoppiati) non possiamo avere il reale polso della situazione. Bisogna capire quanti debiti sono in realtà rimasti. E bisogna capire perchè le spese della liquidazione sono state quasi seicentomila euro. Come sono stati spesi? In incarichi esterni? E perché? Perché gli uffici comunali e relativi referenti, le amministrazioni, comprese quelle commissariali non erano attendibili? Cercheremo queste risposte nel frattempo registriamo la gravità di questa delibera con cui la commissaria per la liquidazione, cosiddetta osl si è congedata dal comune di Nocera".
"L’Osl, comunque, nella sua relazione sintetica finale descrive - informa - un quadro desolante rilevando, a suo dire gravi difficolta di comunicazione con le amministrazioni che si sono susseguite, nei sette anni, facendo riferimento ad una “ evidente confusione nella gestione della pratiche spesso assegnate senza rispettare i criteri di competenza e, ciò ha reso ancora più difficoltoso il lavoro di ricostruzione degli atti..”. Inoltre, e sempre piu inquietante come considerazione l’Osl prosegue “ ..in aggiunta ai residui trasferiti ed agli ulteriori residui accertati nel corso delle attività, ha dovuto prendere atto dell’esistenza di procedure di recupero erariale nei confronti di ex amministratori..”. L’Osl, ancora, nella sua requisitoria di sintesi sulla proceduta di liquidazione evidenzia come il quadro ombroso e pieno di vuoti finanziari era comunque emerso dall’inizio della sua azione volta alla definizione complessiva del quadro debitorio. Tanto da arrivare a concludere che “ ..alla luce delle supposte considerazioni, peraltro oggetto di apposita relazione inviata al Ministero dell’Interno ‘l’Osl ha dovuto altresì prendere atto della fondatezza delle proprie ragioni alla luce del provvedimento di scioglimento dell’amministrazione guidata dal Sindaco Albi a seguito dell’inchiesta Alibante..” Ed ancora “ ha dovuto riscontrare nell’ambito della proceduta di liquidazione , l’esistenza di fascicoli della massa attiva e\o passiva direttamente riconducibili a fati ed avvenimenti rilevati dagli organi di stampa e nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica , con conseguente difficoltà a reperire utili elementi di giudizio sulla fondatezza delle pretese a causa della resistenza dell’amministrazione dell’ amministrazione comunale a fornire i debiti riscontri..”. Sostanzialmente l’Osl ci sta dicendo che in sette anni, caratterizzati da tre scioglimenti uno dei quali, l’ultimo per via dell’inchiesta Alibante, non è stato possibile liquidare tutti debiti perché non ci sono al comune le pezze giustificative. Non si sa dove sono finiti e come sono stati spesi. Ci sta dicendo quindi, se abbiamo capito bene che, almeno, negli ultimi ventanni al comune di Nocera non si è amministrato ma, al contrario, ognuno quello che ha inteso fare ha fatto e non certamente nell’interesse dei cittadini ma per proprio interesse. Questa è. Purtroppo per noi".
"Ovviamente, a questo punto, la nuova amministrazione - si legge ancora nella nota - dovrà prendere atto della situazione ed agire di conseguenza. Sotto il profilo contabile, se possibile evitando un nuovo dissesto che tutti scongiuriamo. Ma soprattutto sotto il profilo politico tenendo debitamente lontano dal comune soggetti che negli anni hanno amministrato questo comune con questi risultati. Soggetti che hanno partecipato attivamente alla campagna elettorale determinando il risultato del sindaco Russo. Noi non abbiamo nessun interesse diverso da quello della chiarezza e vogliamo che Nocera abbia un’amministrazione stabile per i prossimi cinque anni. Questo deve essere chiaro a tutti. Ma se possiamo permetterci di dare un consiglio spassionato alla nuova giunta comunale sarebbe opportuno fare luce su questa situazione e per questo chiediamo, oltre che la visione degli atti che la dottoressa Colacione ha lasciato in copia al comune, anche l’immediata apertura di un confronto in Consiglio comunale per capire, tutti insieme, come il comune dovrà muoversi per evitare il peggio e per garantire ai cittadini noceresi un futuro possibilmente più tranquillo e più trasparente sul piano amministrativo".
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