Arrestato a Venezia latitante operazione “Gambling”

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Venezia- Si è costituito a Venezia Davide Taher, 47 anni, uno dei 41 indagati dell'operazione 'Gambling' della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria contro il gioco illecito on line controllato dalla 'ndrangheta e che ha portato, nel luglio 2015, anche al sequestro di 56 imprese nazionali ed estere, 1.500 punti commerciali e 82 siti nazionali e internazionali, per un valore stimato pari a circa 2 miliardi di euro. Il latitante si è costituito alcuni giorni fa all' aeroporto di Venezia, arrivato con un volo da Barcellona, agli investigatori della Dia di Padova che l'hanno portato in carcere dove poi è stato sentito dal gip lagunare David Calabria.

L'operazione 'Gambling' era stata condotta da carabinieri, guardia di finanza Squadra mobile e Direzione investigativa antimafia (Dia) di Reggio Calabria assieme al Servizio centrale di investigazione sulla criminalita' organizzata (Scico) e al nucleo speciale Frodi tecnologiche di Roma della Gdf. Per la procura reggina Taher è considerato uno dei soci occulti di "Larabet" - la società con concessione dei Monopoli di Stato che serviva da copertura per le giocate verso l'estero - ed è risultato titolare della società rumena 'Timi Sun e della 'Proworld' con sede a Panama, verso le quali sarebbero confluiti i proventi della struttura criminale al cui vertice c'era Mario Gennaro (numero uno di Betuniq e ora collaboratore di giustizia) e D.L. (B.). "La difesa avvierà il ricorso presso il Tribunale del riesame la prossima settimana, nel quale chiederemo gli arresti domiciliari per Taher. Sicuramente si difenderà dalle accuse nell'ambito del processo e già ha chiarito diverse cose nel suo primo interrogatorio: intanto la sua posizione è stata stralciata rispetto a quella degli altri indagati, in attesa di ricevere l'avviso di conclusione delle indagini" ha detto ad Agipronews il legale di Taher, Luca Cianferoni.

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