Anoia (Reggio Calabria), 27 ottobre - Il responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Anoia, Pasquale Bellantoni, di 65 anni, ed i titolari di un mobilificio, Antonio Giorgio, 60 anni, e Giuseppe Macrì, 55 anni, sono stati arrestati dai carabinieri e posti ai domiciliari per frode nelle pubbliche forniture. Per l'arredamento della delegazione municipale di Anoia Superiore gli imprenditori, con la complicità di Bellantoni, avrebbero fornito dei mobili in meno rispetto a quelli pagati.
Le indagini sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Palmi e coordinate dal Sostituto Procuratore Giulia Pantano, e si sono concluse con l'emissione dell'ordinanza eseguita stamane dai carabinieri ed emessa dal Giudice per le indagini preliminari, Gaspare Spedale. Le indagini hanno avuto inizio nel febbraio scorso quando i carabinieri di Cinquefrondi, a conoscenza di presunte irregolarità, effettuavano un sopralluogo presso la sala consiliare di Anoia Superiore, riscontrando la presenza di materiale difforme o del tutto mancante rispetto a quello previsto nella richiesta dei lavori da parte del Comune e dalla fattura emessa dalla ditta Fringuello Mobili. In particolare i carabinieri constatavano che erano del tutto assenti una poltrona, due sedie ed un armadio.
C'era poi un tappeto di dimensioni inferiori e di caratteristiche diverse rispetto a quello previsto. Inoltre non erano presenti altri mobili che invece erano stati fatturati. I carabinieri hanno anche accertato che Bellantoni, in qualità di responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Anoia, aveva individuato in via diretta l'impresa Mobili di Fringuello, ma di fatto gestita dal Macrì. Successivamente Bellantoni, dopo il sopralluogo dei carabinieri, ha anche revocato la determina di pagamento in favore della ditta, creando, secondo l'accusa, degli atti falsi.
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