Cosenza - Quattro persone sono state bloccate dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone dopo un rocambolesco inseguimento iniziato sulla strada statale 106 e terminato nell'abitato di Strongoli marina. I carabinieri della Sezione Radiomobile di Crotone e delle Aliquote Radiomobili di Cirò Marina e Petilia Policastro hanno proceduto all'arresto per ricettazione, danneggiamento, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso di: B. M., 40enne, kosovaro, pregiudicato, in Italia senza fissa dimora; R. T., 30 enne, serbo, pregiudicato, in Italia senza fissa dimora; S. I. A., 23enne, rumeno, in Italia senza fissa dimora; T. Z., 28enne, serbo, pregiudicato, in Italia senza fissa dimora.
Secondo quanto rinvenuto dai militari, alcune targhe visibili sono risultate oggetto di un furto denunciato da una donna di Lamezia Terme.
I militari del N.O.R.M. – Aliquota Radiomobile di Petilia Policastro hanno intercettato sulla S.S. 107, all’altezza del comune di Santa Severina, un’auto Volkswagen Golf, già segnalata dalla Centrale Operativa dei Carabinieri di Cosenza, verosimilmente utilizzata per un furto perpetrato in quella provincia. Il veicolo, oltre a non fermarsi alle intimazioni dei militari, iniziava una folle corsa creando pericolo per l’incolumità di diversi utenti della strada. Durante l’inseguimento, intervenivano in supporto anche due pattuglie di carabinieri delle Compagnie di Crotone e di Cirò Marina. L’auto è stata raggiunta nella frazione Marina del comune di Strongoli, dove il veicolo della Sezione Radiomobile della Compagnia di Crotone, è stato speronato dai malviventi che finivano la loro corsa danneggiando un’auto privata parcheggiata sulla pubblica via. I cinque uomini sono scesi dal mezzo di trasporto, i militari della Compagnia di Crotone hanno esploso alcuni colpi in aria e questi si davano alla fuga. Quattro sono stati rintracciati, poco dopo, dai carabinieri anche grazie all’aiuto di alcuni bagnanti, ma uno risulta tuttora da rintracciare. All’interno dell’auto hanno rinvenuto diversi oggetti ritenuti di probabile provento di furto, arnesi da scasso e due targhe, posizionate al di sotto di quelle visibili. Le targhe visibili sono risultate oggetto di un furto denunciato da una donna di Lamezia Terme. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati venivano tradotti presso la Casa Circondariale di Crotone.
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