Vibo Valentia – Indagini sono in corso da parte dei carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia per far luce sull’aggressione ai danni di una dottoressa della Guardia medica di Soriano Calabro e su alcuni sanitari del 118 intervenuti a sua difesa. Cinque persone nella tarda serata di ieri hanno prima fatto irruzione nei locali della Guardia medica aggredendo verbalmente la dottoressa di turno e poi uno di loro ha sferrato un pugno al volto di un infermiere (sindaco di il sindaco di Pizzoni) che ha riportato la rottura degli occhiali e delle ferite.
Calci e pugni sono volati anche all’indirizzo degli altri sanitari del 118. I cinque aggressori si sono poi diretti all’ospedale di Vibo Valentia ed anche qui si sono registrati momenti di tensione avendo riportato una delle cinque persone un trauma cranico. I carabinieri sono impegnati in queste ore a ricostruire l’intera vicenda e ad accertare tutte le responsabilità per l’accaduto.
Reazioni
Occhiuto: "Violenza ingiustificata responsabili vengano assicurati alla giustizia"
“L’aggressione ai danni di una dottoressa e di un infermiere della Guardia Medica di Soriano Calabro dimostra un clima sempre più insostenibile nei confronti del personale sanitario in servizio nelle strutture pubbliche. Un tema che tocca non solo la nostra Regione ma tutto il Paese, come ci dimostrano le notizie di cronaca che abbiamo letto negli ultimi mesi. Nell’augurarci che sull’episodio di Soriano venga fatta piena luce e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia, non possiamo che esprimere una ferma condanna per queste manifestazioni di violenza ingiustificata, ancora più inaccettabili quando, come in questo caso, hanno come vittime professioniste donne impegnate in ambito sanitario. Da parte della Regione Calabria e dell’Asp di Vibo Valentia esprimiamo la massima solidarietà alle persone aggredite, saremo loro concretamente vicini, e siamo impegnati a concordare con le altre istituzioni competenti ogni iniziativa utile a tutelare meglio il personale delle strutture sanitarie della Calabria”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
Commissario Asp Battistini: "Fatto gravissimo"
"Un episodio gravissimo, che fa seguito, purtroppo, ad altri analoghi qui nel Vibonese e in tutta Italia. Tali aggressioni vanno adeguatamente sanzionate e in tempi rapidi, altrimenti si favorisce oggettivamente l'idea della sostanziale impunità". Sono le parole del commissario dell'Asp, il generale Antonio Battistini, sull'aggressione dei due sanitari del Vibonese della scorsa notte. Esprimendo totale solidarietà alle vittime, da lui sentite al telefono già nell'immediatezza del fattaccio, Battistini rileva che non si può chiedere al personale sanitario, "che già opera in presenza di criticità di vario tipo, di assicurare il diritto alla salute dei cittadini se poi medici, infermieri e ausiliari devono temere per la loro stessa incolumità". Al riguardo il commissario straordinario ha comunicato alle vittime che l'Asp metterà a loro disposizione ogni supporto necessario, ad iniziare dalla tutela legale. Inoltre, "lunedì ci affiancheremo a loro nella denuncia dei responsabili. Abbiamo altresì interessato la Prefettura affinché valuti la possibilità di convocare un tavolo urgente sul tema della sicurezza del personale sanitario". Battistini, infine, esprime apprezzamento e gratitudine ai carabinieri per il loro tempestivo e prezioso intervento prima a Soriano e poi a Vibo, valso ad evitare che la situazione degenerasse ulteriormente e a chiarire gli esatti contorni dell'incredibile e inaccettabile comportamento dei responsabili.
Tucci: "Ciò che è accaduto è gravissimo e inaccettabile"
Il deputato M5S, Riccardo Tucci confida "nel prezioso lavoro delle forze dell'ordine per chiarire tutti i termini della vicenda. Ciò che è accaduto è gravissimo e inaccettabile. Durante la pandemia da Covid consideravamo gli operatori sanitari degli eroi, mentre oggi li facciamo oggetto di un'inaudita e cieca violenza".
Mammoliti: " Urgono misure urgenti"
Secondo il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti "mentre i vertici dell'Asp di Vibo vengono nominati part-time, nella sanità vibonese continua a regnare il caos e le aggressioni si ripetono. Urgono misure urgenti perché la situazione della sanità vibonese tra inerzia e caos organizzativo, continua ad essere molto preoccupante e provoca ripercussioni molto serie sia sugli operatori che sui cittadini. Eppure ci sarebbe bisogno di una unità di crisi permanente h 24 per affrontare le tante criticità esistenti". Mammoliti sta predisponendo una sintesi dell'attività promossa in questi due anni in consiglio regionale sulla sanità locale che presenterà la prossima settimanae e consegnerà al Prefetto, al Procuratore, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, agli Ordini Professionali, alle organizzazioni sindacali. "Sono dell'avviso che sulla sanità vibonese ci sia bisogno di una determinata reazione per realizzare un patto tra gli operatori e i cittadini, al fine di promuovere un miglioramento dei servizi sanitari".
Mangialavori: "Nuovo atto intollerabile"
Anche il deputato Giuseppe Mangialavori ha parlato di "nuovo atto intollerabile a danno di personale sanitario che continua a spendersi, con dedizione e sacrificio, nel nostro territorio".
Federazione Medici Territoriali: "Più controlli e più forze dell’ordine"
Dopo l’ennesimo episodio di violenza verbale e fisica a Soriano contro medici e operatori della sanità territoriale, della guardia medica e del 118, la Federazione Medici Territoriali-FMT ha denunciato l’aggravarsi del fenomeno delle aggressioni nella sanità pubblica regionale. Francesco Esposito, segretario nazionale di FMT, ha sottolineato: “Una realtà sempre più preoccupante: anche a Soriano assistiamo a un fenomeno che unisce la cultura della sopraffazione da un lato, e dall’altro le conseguenze del sottofinanziamento della sanità regionale: poco personale, sistemi di sicurezza inadeguati e servizi deficitari, con cittadini sempre più frustrati e aggressivi. Medici e sanitari capro espiatorio di tutto ciò ed in balia dei violenti e dell’illegalità”.
“Comprendiamo le ferme dichiarazioni del Governatore Occhiuto - conclude Esposito - ma non basta, servono più risorse nella sanità pubblica, investire in personale, magari valorizzando i tanti giovani medici calabresi, in posti letto, nella sanità del territorio, nel potenziamento del pronto soccorso, del 118 e della continuità assistenziale. E, chiaramente, la messa in sicurezza delle strutture e dei medici e sanitari, con più controlli e più forze dell’ordine. Più sanità pubblica di qualità e più campagne anche di educazione nelle scuole per sconfiggere questa malattia che attanaglia la nostra società”.
Tassone: "Aggressione è espressione di una situazione emergenziale"
"Preliminarmente il pensiero non può che andare a quei professionisti che con grande sacrificio e professionalità tengono alti i valori espressi dal Codice di deontologia medica e che rappresentano un modello per la comunità professionale tutta". E’ quanto afferma in una nota il dirigente e già consigliere regionale del Pd Luigi Tassone, commentando l’aggressione ai danni della Guardia medica di Soriano Calabro e di alcuni sanitari del 118 intervenuti a sua difesa.
"Tale inaccettabile e vile aggressione si aggiunge ad una serie di episodi di inaudita violenza, espressione di una situazione emergenziale rispetto alla quale è necessario intervenire urgentemente, ponendo in essere tutti gli atti di tutela che da troppo tempo avrebbero dovuto essere attuati e che richiedono un’analisi profonda della situazione in cui versano i servizi sanitari nella provincia di Vibo Valentia. E’ chiaro che la soluzione alla spirale di violenza non possa essere, come prospettato dai vertici dell’Asp vibonese, la chiusura della postazioni di Guardia medica, soprattutto in un contesto in cui servono immediati interventi tesi a rivalutare il rapporto di fiducia tra operatori sanitari e cittadini. Per attenuare un fenomeno in rapido e inquietante peggioramento, servono nell’immediato interventi di vigilanza mirati a mettere in sicurezza le strutture sanitarie e le più capillari articolazioni del servizio sanitario sul territorio provinciali, queste ultime ancor più a rischio in quanto isolate e prive, spesso, dei più elementari dispositivi di protezione".
Lo Schiavo: "Sanitari sempre più esposti ai rischi di intollerabili aggressioni"
"La solidarietà dovuta, necessaria ed incondizionata, agli operatori sanitari sempre più esposti ai rischi di intollerabili aggressioni (in ultimo a coloro rimasti coinvolti nell’odioso episodio avvenuto nella serata di ieri nella postazione di Guardia medica di Soriano), deve accompagnarsi necessariamente ad una seria riflessione sulle condizioni della sanità vibonese e calabrese. Settore in cui, in questo clima di allarme sociale e di paura, non ci sono vincitori né vinti". È quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto - Liberamente progressisti, in un comunicato stampa.
"Perdono i medici e gli infermieri in prima linea - aggiunge Lo Schiavo -, spesso impossibilitati a intervenire per via di dotazioni inadeguate, carenze d’organico e limiti strutturali, che li espongono a ingiustificabili ritorsioni; perdono i cittadini, quelli rispettosi delle regole e responsabili, che si vedono negato il diritto alla salute e che spesso vengono privati dei servizi basilari e del relativo diritto di accesso alle cure. Non si può tollerare che un medico, un infermiere, un operatore socio-sanitario, siano i parafulmini di un sistema sanitario che non funziona e vengano aggrediti mentre stanno svolgendo il proprio lavoro a servizio della collettività. Tutti loro devono essere messi nella condizione di espletare in piena sicurezza e serenità la loro missione, ma la risposta non può essere un’ulteriore restrizione dei servizi sanitari o la chiusura delle postazioni più a rischio. Bisogna intervenire a monte del problema, potenziare uomini e mezzi e garantire la necessaria sicurezza a quanti si trovano ad operare in prima linea sul territorio. Alla dottoressa e agli operatori del 118 vittime dell’aggressione di ieri, la mia totale e incondizionata vicinanza e l’auspicio che possano ritrovare piena fiducia nel sistema sanitario, in nome della valenza sociale e umana della loro indispensabile professione".
Garante della Salute per la Regione Calabria: "Ferma condanna verso azioni cosi violente"
"La cronaca odierna registra purtroppo l’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario: la dottoressa Lucia Farfaglia, Enzo Caruso, Sindaco di Pizzoni, infermiere unitamente a personale medico del 118, sarebbero stati malmenati in una postazione di continuità assistenziale di Soriano Calabro. All’indomani dell’uccisione della dottoressa Francesca Romeo, barbaramente assassinata mentre faceva rientro a casa dopo il turno in una postazione di continuità assistenziale prestato in un paese aspromontano, avevo inviato ai Presidenti degli ordini dei medici calabresi una missiva invitandoli a collaborare per stringere le maglie di una rete istituzionale che consentisse di individuare e prevenire tempestivamente eventuali comportamenti o situazioni di pericolo e allo stesso tempo si adoperasse con iniziative mirate a promuovere la cultura della non violenza nei confronti di una categoria che quotidianamente si adopera in prima linea con enormi sacrifici e abnegazione per garantire il nostro diritto sancito costituzionalmente" è quanto afferma Anna Maria Stanganelli, Garante della Salute per la Regione Calabria.
"Nell’esprimere la mia solidarietà al personale aggredito e ferma condanna verso azioni cosi violente che incutono nella cittadinanza momenti di paura, ho condiviso con il Generale Antonio Battistini, che ho sentito per le vie brevi e che già nei giorni scorsi aveva ribadito la necessità di tutelare gli operatori sanitari a seguito di un sopralluogo effettuato in una guardia medica percependo l’insicurezza di alcuni medici, la necessità di avviare un lavoro sinergico da parte delle istituzioni, per offrire un segnale forte nella direzione della deterrenza e repressione del fenomeno che purtroppo non accenna ad arrestarsi raggiungendo livelli di guardia molto preoccupanti in tutto il territorio nazionale, una vera e propria emergenza con forti ripercussioni sull’operatività e sull’organizzazione dei presidi sanitari e delle postazioni, riducendo l’efficienza e la qualità del servizio, minando così il diritto fondamentale dei cittadini alla salute e la garanzia che agli utenti venga garantito l’accesso alle cure. Già nei mesi scorsi, avevo annunciato come Ufficio, di avere avviato tutte le iniziative necessarie per la costituzione di parte civile in tutti i procedimenti penali per aggressione fisica e verbale ai danni de personale sanitario. Domattina stesso, sulla scia del Generale Battistini, che ha già allertato la Prefettura di Vibo Valentia, scriverò a tutti i Prefetti delle province calabresi, richiedendo l’istituzione di tavoli dedicati di coordinamento e sicurezza in tema di aggressioni al personale medico e paramedico con tutti gli attori coinvolti per la messa in atto di opportune iniziative di prevenzione e protezione come la stipula e l’ampliamento di protocolli operativi con le forze dell’ordine, per fare in modo che i nostri brillanti medici possano lavorare serenamente e non migrino altrove, ma restino per contribuire a ricostruire un servizio sanitario per troppo tempo sotto le macerie".
Sindaco di Vibo: "Violenza ingiustificabile"
“In qualità di presidente della Conferenza dei sindaci, e certa di interpretare il sentimento dei colleghi di tutta la provincia di Vibo Valentia, intendo esprimere massima solidarietà al personale medico vittima di un’aggressione ingiustificabile a Soriano Calabro, nella serata di ieri”. Ad affermarlo, il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che aggiunge: “Qualunque tipo di problematica ci si presenti dinanzi, non può certamente essere affrontata e risolta con la violenza, che non potrà mai trovare giustificazione in una società civile. Per tale motivo voglio esprimere sentimenti di vicinanza alla dottoressa in servizio presso la guardia medica di Soriano, ed ai suoi colleghi del 118 intervenuti in suo soccorso e loro malgrado fatti oggetto di violenza fisica. Tra di loro anche il collega sindaco di Pizzoni, Vincenzo Caruso. Sono convinta - conclude il sindaco Limardo - che le forze dell’ordine e la magistratura faranno chiarezza e renderanno giustizia a chi, quotidianamente, si spende in un territorio difficile come il nostro per assicurare alla cittadinanza la necessaria e imprescindibile assistenza medica”.
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