Maierato (Vibo Valentia) - Alcuni colpi di pistola contro il cancello del "Popilia country resort”, struttura a 4 stelle in Località Cutà a Maierato di proprietà di Pippo Callipo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. L’imprenditore calabrese, che attualmente ricopre la carica di presidente di Confindustria provinciale di Vibo, è anche proprietario della "Callipo Group", gruppo societario formato da 6 aziende come la “Giacinto Callipo Conserve Alimentari SpA” che si occupa della produzione e commercializzazione di tonno e altri prodotti ittici. Callipo é anche presidente della "Volley Tonno Callipo", che milita nel campionato di A1 maschile di pallavolo. La struttura turistica, invece, si trova a pochi chilometri da Pizzo e dalla città di Vibo Valentia e non è nuova ad episodi del genere. In passato, infatti, è stata oggetto di diverse intimidazioni.
Callipo ha avuto un incontro con il Prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona. "Undici colpi di pistola - precisa Callipo a proposito dell'intimidazione subita - non ci fanno arretrare di un millimetro. Andremo avanti con le nostre aziende e con i nostri riferimenti certi, che sono le forze dell'ordine ed il Prefetto di Vibo Valentia. É un episodio che non so spiegarmi perchè non ho ricevuto alcuna richiesta estorsiva, nè segnali di ostilità. Comunque, io resto in Calabria".
Reazioni
Sdegno e ferma condanna del Presidente Oliverio per il vile attentato contro il Popilia Country Resort di Pippo Callipo
Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, esprime profondo sdegno e ferma condanna per il vile attentato compiuto da ignoti contro il "Popilia Country Resort"di proprietà dell'imprenditore Pippo Callipo. “Questo ennesimo, deprecabile atto intimidatorio – afferma Oliverio, in una nota - indica la gravissima emergenza che, in questo momento, vive la nostra regione in termini di sicurezza, di rispetto della legalità e delle regole democratiche. Non passa giorno che amministratori, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e cittadini onesti entrino nel mirino della criminalità e siano fatti segno di soprusi, vessazioni, minacce e attentati. La misura è, ormai, colma! La solidarietà non basta più. Occorre passare dalle parole ai fatti. L’allarme criminalità che oggi si vive nella nostra regione deve diventare questione nazionale. Pur con tutti gli sforzi che compiono ogni giorno, le istituzioni calabresi non hanno mezzi e strumenti sufficienti per far fronte all’escalation criminale. Insieme ad esse e a tutte le forze politiche, sociali e democratiche presenti sull’intero territorio regionale, deve intervenire lo Stato. Il “caso Calabria” deve avere massima priorità nell’agenda del governo e nell’impegno delle autorità nazionali competenti. I cittadini onesti, che rappresentano la stragrande maggioranza di questa regione, esigono risposte adeguate ed urgenti”. “Nel rinnovare la mia vicinanza e la mia solidarietà a Pippo Callipo – conclude il Presidente - auspico provvedimenti adeguati e risposte forti che ridiano al più presto la necessaria serenità e sicurezza a quanti, in Calabria, combattono quotidianamente in prima linea per affermare il cambiamento e difendere legalità e democrazia”.
Solidarietà del presidente Irto a Falcomatà e Callipo
"Ho sentito telefonicamente, come faccio ogni giorno, Giuseppe Falcomatà. È il sindaco di Reggio Calabria ed è un mio amico. Gli ho espresso la mia vicinanza e la solidarietà del Consiglio regionale, che rappresento, dopo aver letto delle lettere minatorie che ha ricevuto. Queste vili intimidazioni non fermeranno l'impegno per cambiare la Città e la Regione". È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. Il rappresentante di palazzo Campanella interviene inoltre sui colpi di pistola che hanno danneggiato un resort di proprietà del presidente di Confindustria Vibo Valentia Pippo Callipo: "Questo grave atto intimidatorio è l'ennesima dimostrazione di quanto le forze criminali tentino di sopprimere le libertà democratiche ed economiche di cittadini, amministratori pubblici e imprenditori. Sono vicino al commendator Callipo e alle donne e agli uomini che lavorano per il suo gruppo imprenditoriale. Anche a nome del Consiglio regionale, rivolgo l'invito ad andare avanti, nella consapevolezza che le istituzioni sono chiamate a non lasciare solo Callipo nelle battaglie che quest'ultimo ha intrapreso a tutela dei principi di legalità e trasparenza".
Mangialavori: "Intimidazione non solo non farà desistere Pippo"
“Chi ha preso di mira il Popilia Country Resort di Pippo Callipo, imprenditore di successo e da qualche tempo presidente della Confindustria di Vibo non ha messo in conto - afferma il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori - che questa grave intimidazione non solo non farà desistere Pippo Callipo dal percorso di legalità che ha sempre caratterizzato la sua azione pubblica e privata, ma susciterà in Calabria e nel Paese l’effetto opposto a quello desiderato”.
Unindustria: "Chi si batte per la legalità di fare impresa non deve sentirsi solo"
“Solidarietà, sconcerto e sdegno. Sono i sentimenti che gli industriali calabresi esprimono per il vile atto intimidatorio consumato stanotte presso la nota struttura turistica ‘Popilia Country Resort’ di proprietà dell'imprenditore Pippo Callipo, presidente di Confindustria Vibo Valentia e componente il Comitato di Presidenza di Unindustria”. "Siamo a fianco del collega Callipo, della sua famiglia e di tutti i lavoratori del gruppo che rappresenta una delle eccellenze della nostra regione, tra le più positive, dinamiche e conosciute. Il vile tentativo di intimidazione - dichiara il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca - non può che suscitare sdegno e sentimenti di rifiuto per tutto ciò che questo sottende. Occorre recuperare e testimoniare a tutti i livelli la trasparenza, il rispetto delle regole ed il rispetto assoluto della legalità. Le battaglie che come Unindustria Calabria stiamo conducendo e che vede il collega presidente Callipo tra i più attivi e convinti esempi, non possono che trarre nuova linfa ed essere affermate con ancora maggiore determinazione. Chi si batte per la legalità, per la trasparenza e per la libertà di fare impresa non deve sentirsi solo in queste circostanze. Ci sono le coscienze libere e forti, ci sono le articolazioni dello Stato con la magistratura e le forze dell'ordine, ci siamo noi come Associazione degli industriali. Nel manifestare la piena solidarietà da parte di tutto il sistema confindustriale al collega Callipo - conclude Mazzuca - auspichiamo che la coscienza civile spazzi definitivamente dal nostro territorio questa cultura del sottosviluppo e della condanna a ruoli di marginalità".
Sculco: “Lo Stato sia più presente”
“Piena solidarietà ad uno degli imprenditori simbolo di una Calabria intelligente ed operosa che sa stare nei mercati nazionali ed internazionali a testa alta. Gli otto colpi di pistola indirizzati alla bella struttura ricettiva di Pippo Callipo vorrebbero intimidire un imprenditore coraggioso ma anche - sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - la Calabria che, nonostante gli ostacoli della criminalità, vuole affermare nel rispetto della legalità le proprie ragioni. Su questo fronte, però, occorre che lo Stato sia più presente ad incominciare da un controllo capillare del territorio”.
Pasqua: “A Pippo Callipo solidarietà e incoraggiamento ad andare avanti”
“Non è tollerabile che, ancora una volta, la Calabria debba sopportare intimidazioni così offensive per la democrazia come i colpi di pistola rivolti contro il Popilia Country Resort dell’imprenditore Callipo. A Pippo Callipo - sostiene il consigliere regionale del Gruppo “Oliverio Presidente” Vincenzo Pasqua -, che è anche presidente della Confindustria di Vibo Valentia va la mia solidarietà e l’incoraggiamento ad andare avanti. Il mio auspico è che sul tema della criminalità, a maggiore ragione dopo questo gesto inqualificabile, in Calabria, oltre agli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura, vi sia una reazione forte, coesa e incondizionata della società civile”.
D’Agostino: "Colpi pistola, messaggio che non deve lasciare indifferente nessuno"
“L’atto intimidatorio ai danni dell’imprenditore Pippo Callipo è l’ennesimo fatto grave che la Calabria è costretta a registrare in questi ultimi mesi caratterizzati da una escalation criminale che non sembra avere fine. Un altro segnale preoccupante, che ribadisce, se mai ce ne fosse stato bisogno, che sulla sicurezza e sulla legalità l’attenzione deve rimanere alta da parte di tutti”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che ha espresso “solidarietà e vicinanza all’imprenditore e presidente di Confindustria – Vibo Valentia Pippo Callipo per la vile intimidazione subita”. “Gli otto colpi di pistola esplosi contro la struttura “Popilia Country Resort” – aggiunte D’Agostino – sono un messaggio che non deve lasciare indifferente nessuno. Perché la legalità e la sicurezza sono requisiti imprescindibili per la crescita economica, sociale e culturale della nostra terra. Come più volte sottolineato, io prima di essere un politico sono un imprenditore, e so bene quali e quanti sacrifici sono necessari per fare impresa in Calabria. Ecco perché penso – sempre il Vicepresidente del Consiglio – che quanto accaduto a Callipo la scorsa notte sia ancor più grave. Il lungo impegno del Cavaliere Callipo nei campi dell’industria, dello sport e della legalità disegna i contorni di una personalità che lavora per affermare il lato migliore della Calabria. L’augurio è che al più presto le forze dell’ordine facciano luce sulla vicenda, restituendo serenità a Pippo Callipo e alla sua famiglia”.
Bova: “La solidarietà di per sé non è più sufficiente”
“La Calabria da un po’ di tempo attraversa una delle fasi più difficili della sua storia democratica. Una fase che, se non affrontata con rimedi energici e tempestivi, rischia di ampliare la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni e di acuire il disagio, la rabbia e l’insicurezza in tutti coloro che esercitato funzioni pubbliche o affermano, in ogni settore della società a partire dall’imprenditoria e dall’informazione, le ragioni della legalità e del rispetto delle regole contro ogni forma di sopruso, arroganza e intimidazione criminale”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio regionale Arturo Bova, dopo aver appreso delle lettere di minaccia al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà (“che io considero - sottolinea il presidente Bova - il vero simbolo dell’antimafia istituzionale di questa parte del Paese”) e dei colpi di pistola all’indirizzo del Popilia Country Resort dell’imprenditore Callipo. “Solidarietà a Falcomatà e a Callipo - aggiunge Bova - senz’altro. Ma è chiaro che, soprattutto dinanzi a questi ennesimi, gravi, atti scellerati che si consumano ai danni del noto imprenditore Pippo Callipo, mio amico personale da lungo tempo, e del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, la solidarietà di per sé non è più sufficiente. Dopo l’arrivo in Calabria del ministro degli Interni on. Alfano e della Commissione parlamentare antimafia, è assolutamente necessario che la questione dell’ordine pubblico e dell’invasività della criminalità organizzata in una regione già di per sé fragile, deve diventare una questione nazionale. Un argomento, insomma, che deve stare nell’agenda del Governo e delle autorità istituzionali nazionali, affinché con urgenza arrivino le risposte forti che due milioni di cittadini italiani si attendono ed esigono”. Conclude il presidente Bova: “Nei prossimi giorni valuteremo meglio il da farsi, investendo della questione l’intero Consiglio regionale perché il coinvolgimento delle forze politiche e di tutte le istanze rappresentative del territorio è di fondamentale importanza per affrontare e vincere una sfida così decisiva per la stessa qualità della vita in questa nostra regione. E’ in discussione, come si evince dai tanti episodi intimidatori e dall’escalation della criminalità, non soltanto, all’interno della più generale questione meridionale, il ‘caso’ Calabria come sintomo di una malessere economico e sociale, ma è in discussione in questa parte dell’Italia la tenuta della stessa democrazia”.
Santelli: "Serve più presenza dello Stato in Calabria"
"L'intimidazione ai danni dell'imprenditore Pippo Callipo è l'ennesima dimostrazione che qualcuno in Calabria crede di poter condizionare con gesti vili, che rappresentano l'anti-Calabria, il percorso di legalità e l'impegno per la nostra terra di quanti combattono quotidianamente contro il sottosviluppo, contro l'incultura dell'impresa, contro quelle condizioni che fanno della regione che abitiamo un esempio di 'calimero' italiano. Conosco Pippo, e so con certezza che risponderà a questo episodio con la rabbia di chi non vuole piegarsi a queste logiche e con l'intelligenza di chi vuole che esse vengano annichilite, raddoppiando il suo impegno nel campo della sua azione politica e privata. Mi sento di sollecitare nuovamente, e lo farò ancora una volta in Parlamento, lo Stato a far sentire la sua presenza in Calabria, al di lá dell'antimafia di facciata, al di là dei toni trionfalistici con cui il Ministro dell'Interno ha risposto alle mie interpellanze urgenti sulla non bastevolezza delle risorse della DDA perché noi calabresi siamo più forti di chi violenta la nostra identità ma le vittime non devono essere abbandonate a se stesse in una giungla in cui dimostrare ogni giorno il proprio coraggio".
Lo Bianco: "Ennesimo atto doloso nella nostra regione"
"Vorrei esprimere la mia vicinanza e quella del mio partito - afferma Anthony Lo Bianco coordinatore Fratelli di Italia - verso l'imprenditore e presidente della Confindustria di Vibo, Pippo Callipo per questo gesto criminale ed intimidatorio verso la sua persona. Il dispiacere per quanto accaduto non può che sviluppare la sofferenza per i gesti prepotenti di una criminalità organizzata che tenta di distruggere la serenità delle famiglie che operano nell’interesse dello sviluppo e dell’economia non solo locale ma anche nazionale. Davanti ad un contesto divenuto eccessivo, bisogna mettere in campo nuove misure idonee ed incisive contro quei poteri criminali che stanno massacrando la speranza per il futuro del nostro territorio. Il nostro augurio, è che si faccia chiarezza sul caso, e la nostra unica speranza è quella di poter evitare fatti incresciosi come questi, nella nostra Regione e Nazione”.
Ferro: “Callipo non si farà certo intimidire”
“Esprimo la mia solidarietà all'imprenditore Pippo Callipo per il grave atto criminale compiuto ai danni del ‘Popilia resort’, undici colpi di pistola diretti contro una struttura che rappresenta una delle migliori eccellenze nel settore turistico della regione. Conoscendo Callipo, sono certa che, come già avvenuto in passato, il gesto criminale avrà l’effetto contrario rispetto a quello sperato dai suoi autori: egli non si farà certo intimidire, ma troverà ancora più forza e determinazione nel portare avanti la sua attività imprenditoriale, improntata alla qualità, alla competitività e al rispetto delle regole, al rifiuto di ogni compromesso. Un esempio di imprenditoria sana che fa male alla criminalità organizzata certamente più dell’antimafia parolaia e delle distratte passerelle parlamentari. Il coraggio e la tenacia di Callipo devono essere però da stimolo per le istituzioni che, a tutti i livelli, devono tutelare gli imprenditori che in questo territorio cercano di costruire, con grandi sacrifici e nel rispetto delle legalità, realtà aziendali capaci di creare economia e occupazione. E con le istituzioni l’intera comunità civile deve reagire contro le logiche criminali: cittadini, associazioni, mondo imprenditoriale, lo ripeto ancora una volta, devono essere i protagonisti di una rivoluzione delle coscienze che strappi le radici a quella malapianta della criminalità che soffoca ogni opportunità di crescita della nostra terra. La Calabria crescerà e cambierà soltanto quando tutte le sue componenti sociali, a partire dalla politica, sapranno rifiutare con determinazione qualunque commistione, connivenza o anche semplice tolleranza verso quel sistema criminale che pretende di mantenere il controllo assoluto su tutto, mortificando quella imprenditoria che continua ad impegnarsi e investire per la crescita del territorio Auspico che le forze dell’ordine e la magistratura facciano piena luce sull’accaduto, assicurando alla giustizia i responsabili e restituendo serenità alla famiglia dell’imprenditore, ma ritengo che soprattutto che si debba garantire a Pippo Callipo la massima sicurezza personale e delle sue attività. La solidarietà non basta, servono azioni concrete. Il governo nazionale dimostri di stare dalla parte degli imprenditori sani e onesti come Pippo Callipo”.
De Rose (Fi): "Piena solidarietà a Pippo Callipo"
"L'intimidazione subita dall'imprenditore Pippo Callipo rappresenta l'ennesima pagina nera della nostra regione. Una regione in cui purtroppo persistono ancora logiche di natura coercitiva ai danni di chi ogni giorno si sveglia per risollevare le sorti economico-sociali della Calabria. Certo che la caparbietà dimostrata da imprenditore di successo , da parte di Pippo Callipo, non lo smuoverà minimamente dal suo amore per la nostra terra e dalla voglia di fare impresa in Calabria , esprimo a lui e tutta la sua famiglia piena e concreta solidarietà”.
Magorno: “Istituzioni siano presenti”
"Ancora imprenditori e amministratori, espressione della Calabria sana e onesta, presi di mira da atti intimidatori". Il segretario del Pd della Calabria, il deputato Ernesto Magorno, esprime così la propria vicinanza all'industriale Pippo Callipo per l'intimidazione subita la scorsa notte. Magorno esprime la sua solidarietà anche al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che nei mesi scorsi, secondo quanto riporta il sito "Corriere della Calabria", ha ricevuto diverse lettere di minacce. "L'elenco dei tentativi di colpire quanti sono con coraggio impegnati nel percorso del cambiamento, nel rispetto delle regole, della legalità e della trasparenza - afferma Magorno - si allunga ogni giorno in maniera drammatica. Le istituzioni devono manifestare la propria presenza in maniera concreta per sostenere quanti, come Callipo e Falcomatà, sono impegnati in prima fila per rispondere alle istanze delle proprie comunità, senza compromessi con quella criminalità organizzata che cerca di condizionarli in maniera pensante. E' il momento della vicinanza e dell'impegno civile”.
Bianchi: “Profondo sdegno, é esempio”
"Esprimo il mio profondo sdegno per l'atto intimidatorio ai danni di Pippo Callipo, tra i più attivi e convinti imprenditori del Sud, esempio orgoglioso e fiero di una Calabria che lavora e non si piega davanti alle difficoltà. A lui va tutta la mia vicinanza". Così Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni Culturali ed al Turismo. "Sono certa - dice ancora il sottosegretario - che Pippo Callipo non si lascerà scalfire da questo episodio che offende e mina una delle aziende più produttive della nostra terra e che impiega centinaia di persone. Prendere di mira un resort in un luogo tra i più belli della Calabria, soprattutto alle porte della stagione turistica, non è solo un attacco all'imprenditore Callipo ma rischia di danneggiare l'immagine della nostra regione agli occhi dei turisti". "Confidiamo nel lavoro delle forze dell'ordine - conclude Bianchi - affinchè facciano piena luce su quanto accaduto".
Fai Cisl e Rsu: "Fare luce al più presto su questo nuovo episodio intimidatorio"
“Intendiamo esprimere la piena vicinanza e solidarietà all’imprenditore Pippo Callipo, ai suoi familiari e ai suoi dipendenti, per il vile atto intimidatorio subito". E’ quanto scrivono congiuntamente in una nota la segreteria della Fai Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia e le Rsu dell’azienda “Giacinto Callipo Conserve". “Si tratta dell’ennesimo atto criminale ai danni di un imprenditore - prosegue la nota - che ha saputo creare negli anni una realtà di assoluta eccellenza nel settore agroalimentare, creando economia e lavoro sul territorio anche in altri ambiti, come quello turistico, con lo splendido resort fatto bersaglio la scorsa notte di colpi d’arma da fuoco. Il fatto che il cav. Callipo abbia già dichiarato di voler andare avanti con coraggio, è la chiara dimostrazione di quanto tenga a questa terra, trovando piuttosto nuovi stimoli e ulteriore determinazione nel portare avanti la sua idea d’impresa sana, innovativa, improntata al rispetto della legge e dei diritti dei lavoratori. Auspichiamo che si faccia luce al più presto su questo nuovo episodio intimidatorio, e che le istituzioni si impegnino concretamente per garantire la sicurezza dell’imprenditore, dell’attività delle sue aziende e di tutti i dipendenti. Noi – conclude la nota - saremo impegnati in questa battaglia, al suo fianco, come ieri, oggi e anche nel futuro, apprezzando da sempre la sua tenacia, la sua ricerca del dialogo sociale e la sua visione di grande imprenditore al servizio di una Calabria che vuole emergere dal buio dell’illegalità”.
Calidonna (NCD): "Uomini che come Callipo sono capaci di fare impresa senza indietreggiare"
"E’ con profondo sdegno ed amarezza che apprendo del vile atto intimidatorio subito dall’illustre imprenditore calabrese Pippo Callipo e da tutti i suoi collaboratori. Che la nostra sia una terra difficile è un refrain noto, ma non altrettanto noto è che in Calabria ci sono uomini che come Pippo Callipo sono capaci di fare impresa senza indietreggiare mai di fronte a tutte le avversità e tutti i tentativi di farlo desistere dal continuare con la sua opera a tracciare una strada in netto contrasto con la cultura mafiosa che pervade tanti settori della nostra società. E’ naturale esprimere a Pippo Callipo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, ma penso che il modo più corretto per farlo sia quello di far tesoro dell’esperienza e della storia di Pippo Callipo da parte di tutti i Calabresi ed in particolar modo di quelli impegnati in politica e nelle istituzioni. La sua è una lezione molto semplice: lavorare ogni giorno con correttezza ed onestà per sconfiggere la cultura mafiosa".
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