Occhiuto indagato, Procura procede anche per truffa: accertamenti su gestione fondi comunitari

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Catanzaro - Nell'inchiesta in cui è indagato per corruzione il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, la Procura di Catanzaro procede anche per truffa. Questo reato compare nel decreto di perquisizione e sequestro, notificato venerdì scorso all'indagato Paolo Posteraro, ex socio del vicesegretario di Forza Italia.

Gli accertamenti della guardia di finanza riguardano la gestione della "Tenuta del Castello Società Agricola Srl", costituita nel 2019 e il cui capitale sociale, fino al 2022, era diviso tra Occhiuto, Posteraro e una terza persona. Nel provvedimento si fa riferimento a "un finanziamento di 58mila euro relativo alla partecipazione ad un progetto comunitario 'Trace Windu', somme - si legge - incamerate dalla società, ma né giacenti nelle casse sociali né destinate all'uso per il quale erano state erogate da parte dell'allora organo amministrativo".

"Dalle indagini finanziarie - scrivono i magistrati - è possibile rilevare come, nell'arco di 42 giorni (dal 17 marzo al 29 aprile 2022), l'importo percepito quale prima tranche del finanziamento sia stato totalmente distratto dall'allora amministratore Paolo Posteraro per essere destinato a finalità diverse da quelle del progetto, tra cui bonifici verso Fpa Retail Srl (10mila euro), Ytam Srl (4mila euro), Paolo Posteraro (12mila euro), Roberto Occhiuto (12 mila euro) e Valentina Cavaliere (2mila e 80 euro)". Per gli inquirenti, "ne emerge, allo stato, il fumus di una malversazione di erogazioni pubbliche nonché, qualora fosse accertata la carenza dei presupposti per l'ammissione al finanziamento, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ovvero di una indebita percezione di erogazioni pubbliche".

Al vaglio della Procura, inoltre, ci sono gli incarichi ricevuti, dal 2017 al 2024, dall'indagato ed ex socio Paolo Posteraro per un totale di oltre mezzo milione di euro. Quest'ultimo, stando alle indagini della guardia di finanza, "è stato destinatario di nomine conferite da parte di pubblici ufficiali con i quali Occhiuto può vantare relazioni esistenti, con il conseguente incasso di una somma complessivamente pari a 554mila 217 euro".

Fari su nomine e incarichi società

Al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è stato notificato un provvedimento di proroga delle indagini nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato per corruzione assieme ad altre quattro persone. Nella serata di giovedì era stato lo stesso governatore a dare notizia, attraverso i social, della sua iscrizione nel registro degli indagati e a sollecitare un colloquio con i magistrati. Si tratta di un’inchiesta della procura di Catanzaro (coordinata dal procuratore capo Salvatore Curcio e dal sostituto Domenico Assumma) che cerca di fare luce su nomine e incarichi in società di cui faceva parte il governatore assieme ad altri due indagati. Uno di questi è il suo stretto collaboratore Paolo Posteraro, ex manager di Amaco, l’azienda di trasporti del Comune di Cosenza, e oggi capo segreteria di Matilde Siracusano, sottosegretaria del governo Meloni e compagna del presidente della giunta regionale.

Poi risulta indagato anche Ernesto Ferraro oggi a capo di Ferrovia della Calabria. Nei confronti di Occhiuto non è stata eseguita alcuna perquisizione, ma da quanto è emerso ci sarebbe un decreto di perquisizione eseguito nei confronti di altri indagati. Il condizionale è d’obbligo perché in procura vige uno strettissimo riserbo sulle indagini; mentre agli indagati al momento sono stati notificati solo provvedimenti di proroga delle indagini dai quali i diretti interessati hanno scoperto di essere iscritti nel registro degli indagati. Intanto, i finanzieri stanno cercando di fare chiarezza su bonifici e versamenti che riguardano società di cui facevano parte Occhiuto e gli altri indagati. In particolare, dalle indagini è emerso che Posteraro è legato a Roberto Occhiuto per esserne stato socio in alcune società, quali “Tenuta del castello società agricola srl; Fondazione Patrimonio artistico retail srl; Parametro holding srl; Ytam srl. Dalle intercettazioni, emergerebbe che Posteraro avrebbe conferito denaro nelle società in cui era socio con Occhiuto. Quest’ultimo - sempre secondo le indagini - ne avrebbe solo tratto beneficio in diverse forme: denaro; utilizzo di automobili per uso personale o per i suoi familiari; pagamento di multe per violazione del codice della strada. Inoltre, sotto la lente dei pm ci sarebbero anche nomine e incarichi ricevuti da Posteraro guadagnando cospicue somme di denaro. Si tratta di contestazioni fatte dai magistrati sulla base di accertamenti della Finanza, ma sui quali sono ancora in corso riscontri.

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