Lamezia Terme – Sequestrati due fabbricati a Lamezia, tre auto e disponibilità finanziarie, per il valore di circa 154.000 euro. I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Catanzaro - Gruppo di Lamezia Terme, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro in materia di misure di prevenzione, di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie, per l’ipotizzata riconducibilità a Cesare Gualtieri, 53 anni, già in passato condannato con sentenza irrevocabile, per i reati di associazione di ‘ndrangheta operante nel territorio di Lamezia Terme, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. La misura ha riguardato due fabbricati ubicati a Lamezia, tre auto e disponibilità finanziarie, per il valore di circa 154.000 euro.
Gualtieri, detto "u bruttu", ritenuto esponente della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri di Lamezia Terme, è il destinatario del provvedimento di sequestro di beni disposto dal Tribunale di Catanzaro ed eseguito dalla Guardia di finanza del Gruppo di Lamezia Terme, con il coordinamento della Dda del capoluogo. Gualtieri era stato arrestato nel 2014 nell'ambito dell'operazione "Chimera" con l'accusa, a vario titolo, di associazione mafiosa, finalizzata alla commissione di estorsioni a imprenditori e commercianti dell'area lametina.
Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottato ex art. 20 d.lgs. 159/2011, dal Tribunale di Catanzaro nell’ambito del procedimento di prevenzione, sulla base delle indagini patrimoniali della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, con riguardo alla posizione reddituale del soggetto, dei suoi familiari conviventi, nonché della sua famiglia d’origine sin dal 1997, volte a verificare la provenienza dei beni e la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa. Il procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per la confisca dei beni, è ancora in corso.
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