Reggio Calabria - I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere e 10 ai domiciliari, contro i presunti appartenenti ad una organizzazione dedita alla produzione e commercializzazione di capi ed accessori di abbigliamento riportanti marchi contraffatti. In corso di esecuzione anche 40 perquisizioni ed il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. Complessivamente sono 40 le persone denunciate. I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione, alterazione e uso di marchi o brevetti, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi; il tutto aggravato dalla commissione sistematica del reato attraverso l'allestimento di mezzi e attività organizzate.
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All'operazione hanno partecipato più di 200 finanzieri con 50 mezzi. Le indagini, coordinate dalla Dda, avrebbero evidenziato l'esistenza di un vero e proprio cartello criminale presente ed operante nel territorio di Reggio Calabria, in grado di condizionare il regolare svolgimento delle attività economiche, in particolare nel confezionamento e nella vendita di oltre 150.000 capi ed accessori di abbigliamento riportanti note griffe contraffatte.
Le indagini, nate dal sequestro di migliaia di capi d’abbigliamento a carico di un cittadino senegalese, nonché dal rinvenimento di un opificio artigianale che non poteva giustificare l’enorme mole di materiale sequestrato, hanno consentito ai Baschi verdi del Gruppo di Reggio Calabria di addivenire ad una mappatura delle aree di vendita ed a delineare compiutamente l’operatività e i ruoli dei numerosi sodali dell’organizzazione. Le successive attività tecniche, corroborate da appostamenti e pedinamenti, hanno portato all’individuazione dell’intera filiera della contraffazione, dall’acquisto della materia prima “vergine”, direttamente in Turchia, in Cina, nonché in diverse regioni del territorio nazionale, al confezionamento del prodotto finale destinato a rifornire gran parte dei mercati della Provincia, nonché ad evadere specifici ordini commissionati anche da clienti operanti fuori dal territorio cittadino. L’organizzazione criminale, in cui ogni sodale aveva dei ruoli ben definiti, capeggiata da Giuseppe Spatari, 52 anni, e Lo Macouna, 57 anni, detto “Giulio”, cittadino italiano di origine senegalese, aveva impiantato sul territorio reggino diversi opifici attrezzati con moderni macchinari industriali per mezzo dei quali era possibile imprimere i marchi delle griffe di moda direttamente sui capi.
Dagli approfondimenti investigativi è emerso che utilizzavano opifici in parte completamente clandestini ed in parte operanti in violazione delle norme sui diritti di proprietà industriale, in quanto risultati sprovvisti di qualsiasi tipo di autorizzazione e della licenza di rivenditore ufficiale. A dimostrazione di ciò è stato scoperto un laboratorio tessile con regolare partita IVA ma al cui interno si perpetrava il reato. Il sodalizio criminale è stato in grado di creare un vero e proprio mercato “parallelo” del falso di enormi dimensioni ed in grado di compromettere seriamente i canali leciti di rifornimento. Sono stati oltre 150.000 i capi di abbigliamento ed accessori contraffatti sequestrati nel corso dell’indagine. Tra i danneggiati dall’attività illecita vi sono, chiaramente, anche i consumatori finali, i quali hanno comprato prodotti qualitativamente scadenti e, talvolta, pericolosi per la salute.
I beni sequestrati:
- 3 immobili;
- 7 autovetture;
- 18 macchinari industriali;
- disponibilità finanziarie intestate ai soggetti colpiti da misura cautelare;
- oltre 150.000 capi ed accessori d’abbigliamento contraffatti;
Gli arrestati:
- Giuseppe Spatari, 55 anni
- Giovanni Capone, 46 anni
- Lo Macouna, 57 anni
- Hadji Malick Gaye El, 45 anni
- Jaspal Singh, 35 anni
- Rajinder Singh, 32 anni
Agli arresti domiciliari:
- Ganna Krutko, 38 anni
- Baljit Singh, 28 anni
- Stefano Eranò, 49 anni
- Demetrio Periti, 49 anni
- Fatiha Khtibari, 30 anni
- Mohammed Kadiri, 30 anni
- Nabil Ali Hassan, 64 anni
- Abdelhamid Farhat, 36 anni
- Mamadou Moustapha Sarr, 36 anni
- Samba Ndoye, 26 anni
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