Operazione "Organetto" contro rapine e furti d'auto nel Reggino: 8 arresti

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Reggio Calabria – Otto persone sono state arrestate da carabinieri e Polizia nell’ambito dell’inchieste denominata “Organetto” su una serie di rapine e furti d’auto avvenuti nel Reggino. Alle prime ore di martedì, a conclusione di complesse e articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, gli investigatori della Squadra Mobile e dell’Arma dei Carabinieri, hanno così dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di una misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio, nei confronti di 8 persone (6 destinatare della misura cautelare della custodia in carcere e 2 degli arresti domiciliari) indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alla programmazione e preparazione di delitti di natura predatoria, rapine ad Uffici Postali e furti di auto impiegate nella consumazione delle rapine, nonché per ricettazione e detenzione e porto illegale di armi:

In carcere sono finiti: Carmine Alvaro; Leonello Antonio Rocco; Francesco Trefiletti; Giuseppe Agostino; Antonio Giuseppe Palmisano; Rosa Soccorsa Delfino e ai domiciliari Maria Giovanna Punturiero e Salvatore De Francesco.

Le investigazioni sono state svolte sotto le direttive del Procuratore Vicario Gerardo Dominijanni e dei Sostituti Procuratori Domenico Cappelleri, Paola D’ambrosio e Andrea Sodani e hanno visto la confluenza di vari filoni investigativi sviluppate dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri. L’indagine condotta dalla Squadra Mobile, è stata avviata a seguito della rapina perpetrata il 2 ottobre 2017 nell’ufficio postale della frazione Sambatello, nel corso della quale vennero asportati circa 11.000 euro, oltre ai soldi in contanti che la direttrice aveva all’interno della propria borsa. Le attività investigative hanno consentito alla Polizia di Stato di accertare che a commettere il delitto sarebbero stati: in qualità di autori materiali ed in concorso con altro soggetto non identificato, Leonello e Alvaro, i quali erano penetrati all’interno dell’ufficio postale armati sia di pistola che di mazze ferrate;

Agostino e Palmisano, come concorrenti nella rapina, avendo gli stessi fornito un contributo determinante per il buon esito dell’azione delittuosa. I due, presenti sin dalle prime ore di quella mattina sui luoghi di interesse, avrebbero fatto da apripista ai propri complici, prima per condurli verso l’obiettivo e poi per assicurarne una fuga al riparo da imprevisti.

La successiva attività di intercettazione telefonica aveva fatto emergere che Carmine Alvaro, Antonio Rocco Leonello, Francesco Trefiletti, Rosa Soccorsa Delfino e la figlia di questi Maria Giovanna Punturiero, avevano organizzzato il 27 novembre 2017 una rapina all’Ufficio postale di Pellegrina di Bagnara.

Inoltre è stato ricontrato come tutti i membri dell’organizzazione criminale ponevano in essere attività prodromiche alla commissione di delitti contro il patrimonio, organizzando sopralluoghi nelle prossimità di possibili obiettivi (abitazioni private ed uffici postali) e procurandosi attrezzi ed oggetti atti allo scasso (tra cui uno strumento chiamato “Organetto”, dal quale prende il nome la presente operazione di polizia). Le investigazioni hanno consentito di individuare i punti cardine dell’esistenza e operatività di un’associazione per delinquere finalizzata al compimento di attività predatoria e in particolare rapine ai dani di uffici postali nella provincia di Reggio Calabria.

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