Prefetto Cosenza: "Chiuso capitolo tragedia che poteva andare peggio". 23 in salvo, 11 feriti e 10 vittime

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Cosenza - "Si è chiuso il capitolo tragedia e poteva andare peggio. Immaginate se la macchina dei soccorsi non fosse stata così solerte. Ventitrè persone messe in salvo e 11 feriti. Ora chiudiamo questa parte e poi ci dedichiamo al resto". Così il prefetto di Cosenza Paola Galeone, incontrando i giornalisti, ha chiuso la fase di emergenza e soccorso dopo la tragedia delle Gole del Raganello ed ufficializzato la lista delle vittime.

"Domattina il procuratore firmerà il dissequestro delle salme. Adesso è il momento del silenzio e del rispetto per le vittime. Lavoreremo affinché non ci sia una ricaduta negativa sul turismo e per comprendere come gestire in futuro le escursioni". Lo ha detto il prefetto di Cosenza Paola Galeone incontrando i giornalisti. "La natura, come disse Leopardi - ha aggiunto - in alcuni casi diventa matrigna, vedremo se poi la natura è coadiuvata dall'uomo". "La moglie di Gianfranco Fumarola, una delle vittime - ha poi riferito il Prefetto - oggi ha detto al ministro Costa, e a noi istituzioni, 'mio marito è morto durante una gita a quarant'anni, adesso cosa sarà di noi?' Noi cercheremo di esserle vicini anche dopo, perché la presenza del Governo qui oggi non era solo per un saluto ma per prendersi cura anche dopo".

Le vittime

La Prefettura di Cosenza ha diffuso l'elenco ufficiale delle 10 vittime della tragedia delle Gole del Raganello:

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Si tratta di Antonio de Rasis, nato a Trebisacce (Cosenza) nel 1986, residente a Cerchiara di Calabria, era un volontario di protezione civile ed era stato tra i soccorritori intervenuti dopo la valanga che distrusse un albergo a Rigopiano. 

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Gianfranco Fumarola, nato a Martina Franca (Taranto) nel 1975, residente a Cisternino (Brindisi), lascia la moglie e tre figli, due dei quali rimasti feriti nel torrente e che si sarebbero salvati proprio grazie al suo intervento. Gianfranco Fumarola, agente di polizia penitenziaria, 43 anni, è morto nella piena del torrente in Calabria. La moglie Cinzia, calabrese e insegnante di scuola primaria, ed il figlioletto di 4 anni avevano deciso di non partecipare all'escursione.

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Antonio Santopaolo, nato a Napoli nel 1974 e la moglie Carmela Tammaro, nata a Napoli nel 1977, residenti a Qualiano (Napoli), genitori di Chiara, la bambina di 8 anni rimasta ferita e trasferita al Bambino Gesù di Roma e di un'altra piccola rimasta illesa. La famiglia era in vacanza. Lei, Carmen Tammaro, era una docente della scuola Marconi, istituto tecnico di Qualiano, lui era un impiegato di Decathlon.

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Maria Immacolata Marrazzo, nata a Torre del Greco (Napoli) nel 1975, residente a Ercolano (Napoli), il cui marito ed il figli di 11 e 9 anni sono ricoverati in ospedale. La donna era tra i dispersi, poi è stato trovato il suo cadavere.

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Le amiche pugliesi Miryam Mezzolla, nata a Taranto nel 1991, residente a Torricelle (Bari) e Claudia Giampietro, nata a Conversano (Bari), nel 1987, residente a Conversano (Bari). Miryam e Claudia sono morte insieme. Le chiamavano le "Amiche indivisibili", vengono descritte così su Facebook. Entrambe ballerine, condividevano la passione per il burlesque. Le due ragazze erano in vacanza insieme sul Pollino. Anche nelle foto sui social sono spesso insieme, nelle prove dei balletti e nelle serate tra amici.

Tra le vittime anche i fidanzati Carlo Maurici, nato a Roma nel 1983 e Valentina Venditti, nata a Roma nel 1984, dove vivevano. Arrivati in Calabria in camper, anche loro avevano deciso di avventurarsi nelle gole del Raganello. Paola Romagnoli, nata a Bergamo, nel 1963, moglie del cittadino olandese rimasto ferito, era una ricercatrice universitaria.

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